“Ai nostri candidati non chiediamo da dove arrivano ma dove vogliono andare”
Presentazione della lista Proposta per Luino e del candidato Enrico Bianchi
Otto donne e altrettanti uomini. Due under 20 e tante esperienze diverse per i candidati della lista Proposta per Luino.
Il candidato sindaco è Enrico Bianchi, 62 anni, Luinese doc, “laghee” come si definisce lui. Una lista civica che ha un cuore che batte verso il centro sinistra anche “se non abbiamo chiesto a nessuno da dove arrivano perché la cosa importante è dove vogliamo andare insieme”.
Palazzo Verbania si presenta nelle migliori condizioni possibili in una giornata di luce e caldo con il lago Maggiore a fare da cornice.
La sala è arredata nel rispetto del distanziamento e così i posti non bastano ad accogliere tutto il pubblico.
Partenza della presentazione con un video che riprende dall’alto, con il classico drone, le frazioni di Luino, il lago e poi tutti i candidati con al centro Enrico Bianchi.
“Non potevamo restare alla finestra – ha esordito Bianchi – Dopo quindici anni dalla mia precedente esperienza dovrebbe essere più semplice ma non è così. Sono due decenni che mi occupo di politica locale. Provengo da una famiglia semplice e le mie radici sono nel mondo cattolico. Mi ispira il rispetto per l’uomo”.
Proposta per Luino è frutto di tante anime e “per noi ogni persona conta – ha proseguito Bianchi – Da diverso tempo la città è ferma e ha bisogno di essere rilanciata. Luino ha le potenzialità per volare alto. Le priorità sono il lavoro, l’ambiente, la qualità della vita, la rigenerazione delle aree dismesse, la cultura è il turismo” .
Una città “di profilo europeo e amica dei giovani; ci deve caratterizzare un dialogo con i comuni limitrofi e la capacità di rendere efficiente la macchina amministrativa. La sussidiarietà è l’elemento portante della nostra proposta. Il bilancio partecipato è un tassello fondamentale per il rapporto con i cittadini”.
“La città è Comunità e la questione urbana e connessa a quella del lavoro. Una città è viva se le persone ci vivono bene. Diventa così importante la trasparenza e la semplicità perché tutti possano capire. La nuova amministrazione deve avere un cambio di rotta nella politica ambientale e dobbiamo cambiare la mobilità Dobbiamo fermare il consumo di suolo e questo sarà un punto fermo della nostra visione”.
Il piano di governo del territorio è un elemento centrale del programma. “Abbiamo un obbligo morale di conservare la bellezza del nostro spazio, ma dobbiamo aumentare i parchi, le aree verdi, gli orti sociali. Sistemare le ciclabili aumentandone la percorribilità. Faremo 50 piccole opere per migliorare le frazioni e i quartieri”.
Le opere pubbliche sono un altro punto toccato. “Dobbiamo fare investimenti ma che siano sostenibili nel tempo. Saremo attenti al ciclo dell’acqua e all’attività di depurazione”.
“Alptransit è un progetto che impatta sulla città. Il comune deve avere un ruolo centrale e deve dialogare subito con le altre istituzioni. Deve essere garantito il traffico passeggeri. Non è possibile avere tempi di percorrenza come quelli attuali. Almeno quattro treni al giorno che impieghino un’ora per Milano”.
La sanità è un altro punto del programma. “La salute del cittadino deve partire dalla prevenzione. Difenderemo la presenza dell’ospedale ma va valorizzata tutta la rete sanitaria migliorando le relazioni tra le varie realtà”.
”Luino aderirà alla Città dei bambini come proposto dal progetto del CNR”, realtà già presente in provincia a Malnate.
La realtà dei frontalieri è significativa per Luino. “La Svizzera è stata una sorta di salvezza per il lavoro, ma quei quattromila che tutti i giorni vanno a lavorare ci mettono ore di viaggio e questo abbassa la qualità della vita. Dobbiamo trovare condizioni migliori. Non possiamo accettare che ci sia una deforestificazione del territorio. Ma per ridare impulso abbiamo bisogno di attrarre investimenti. Dobbiamo studiare e analizzare per poi progettare. Luino deve essere attrattiva per chi vuole fare impresa”.
Il turismo è parte del programma e non potrebbe essere diversamente. “L’amministrazione terrà un rapporto continuo con i commercianti privilegiando un marketing che dia valore a questo settore. Una offerta che sviluppi una sorta di centro commerciale a cielo aperto. Dobbiamo far ripartire la Pro Loco”.
La politica sociale: “L’assessore non va lasciato solo. Bisogna fare rete per aiutare le persone in stato di necessità. Faremo una politica attiva per i giovani e per le associazioni”.
Oltre un’ora sul programma per arrivare al ruolo del consiglio comunale. “Meno giunta e più partecipazione. Faremo le consulte perché siano il ponte tra i cittadini e l’istituzione. Il sindaco svolgerà il suo lavoro a tempo pieno. Ridurremo l’indennità del sindaco del 25 percento e degli altri del 10 percento”.
Sobrietà, legalità e trasparenza sono i punti di riferimento per l’azione amministrativa per un grande progetto partecipato.
L’iniziativa ha poi previsto il racconto di alcuni candidati nella lista elettorale.
”Siamo un gruppo eterogeneo – ha detto Serena – ma abbiamo due parole che ci uniscono in un obiettivo comune: collaborazione e partecipazione. Vogliamo un’amministrazione in mezzo ai cittadini”.
”Cinque anni fa ero seduto dove siete voi – ha raccontato Giuseppe – ascoltavo chi chiedeva di esser votato. Cercavo il cuore, perché la politica è anche pathos. Non lo sentii, oggi con Enrico è diverso. Siamo un gruppo di persone che hanno deciso di mettersi al servizio della città perché vogliamo bene a Luino”.
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