In memoria di Giannina Delodovici
In memoria di chi l'ha conosciuta e di chi ha trascorso con lei parte della sua vita
Varesenews vuole rendere omaggio a chi se n’è andato in silenzio, senza un momento in cui elaborare il lutto, la possibilità di dirsi ciao. Per questo abbiamo aperto un “memoriale” per raccontare chi oggi non è più tra noi. Per partecipare potete scrivere qui. Il servizio è gratuito.
Giannina Delodovici si è spenta all’età di 100 ani, lo scorso maggio, circondata dall’affetto dei suoi cari.
«Anche se aveva cent’anni è pur sempre la mia mamma e il distacco pesa», racconta la figlia di Giannina Delodovici, Silvana Vanetti. Era una donna forte e dal carattere dominante, ha sempre vissuto a Inarzo: dopo la Seconda Guerra Mondiale il matrimonio con Giulio Vanetti, morto nel 1977.
Era una donna d’altri tempi, anche se «si adattava alle novità con una mente molto aperta per una donna dei suoi tempi», era profondamente credente. Molto attenta agli altri, Giannina Delodovici si è attivata molto per la comunità: quando non c’erano tanti infermieri si è data molto da fare; «ma era anche esigente quando aveva bisogno di attenzione».
Ha sempre avuto la testa sulle spalle, ha speso la sua vita a lavorare e a dedicarsi alla sua famiglia: «Era una donna dalla fibra di altri tempi», racconta il sindaco Fabrizio Montonati. «Ho avuto il piacere di conoscerla meglio a gennaio, quando ha compiuto cent’anni. Chiacchierando con lei mi sono stupido della sua semplicità e intelligenza, che erano la sua forza».
«È stata una mamma che ho ammirato molto per il suo carattere così volitivo. Spesso mi sono detta che non avevo la sua stessa forza». «Abbiamo sempre vissuto vicino – conclude la figlia – e siamo sempre state insieme: era forte, aveva sempre in mente cosa fare, che raggiungeva spesso con la cocciutaggine che la caratterizzava».
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