Vittoria triste in commissione per il Masterplan delle stazioni
E' stato votato a larga maggioranza, ma nella seduta i rappresentanti dell'opposizione erano assenti per protesta. L'unanimità evitata per consentire la discussione in consiglio
E’ cominciata subito male la seduta della commissione Urbanistica che ha approvato il Masterplan delle stazioni.
All’appello mancavano infatti tutti i rappresentanti dell’opposizione: innanzitutto il rappresentante di Forza Italia Domenico Esposito che è anche vicepresidente della commissione, poi il rappresentante della Lega Fabio Binelli, che si era apertamente opposto alla tempistica per l’approvazione nella seduta di due giorni fa e infine il rappresentante della lista Orrigoni, Valerio Vigoni.
«Non abbiamo partecipato per protestare contro l’arroganza della Giunta, che pretende da noi la discussione di un documento corposo e importante per i prossimi decenni della città in una manciata di giorni» spiega a Varesenews Domenico Esposito, posizione confermata anche dal consigliere Fabio Binelli e da Valerio Vigoni che ha aggiunto: «tra l’altro la maggioranza non ha mai preso in considerazione le criticità che avevo anche recentemente manifestato riguardo piazzale Kennedy ed i sottopassi» in una lettera dei primi di giugno. Il delegato non votante di Varese Ideale Mattia Colombo si è invece collegato, ma lamentando la fretta con cui si sono poste le valutazioni prima di entrare nel merito delle considerazioni sul masterplan.
E’ stata quindi una vittoria zoppa l’approvazione in commissione, votata a larghissima maggioranza dai membri presenti, cioè i rappresentanti della maggioranza che hanno garantito il numero legale: il presidente Luca Paris (PD), Enzo Laforgia (Progetto Concittadino), Giuseppe Pullara (Italia Viva) Valerio Crugnola (Lista Galimberti).
«Se l’assenza è voluta (la motivazione della mancata partecipazione alla seduta non era stata comunicata alla commissione, ndr) il fatto che l’opposizione non abbia voluto partecipare lo trovo un pessimo segnale per la città – Ha commentato l’assessore Andrea Civati – Non tanto per la giunta o il consiglio: denota piuttosto uno scarso interesse per la città e per un piano che i cittadini della zona attendono da anni».
Una posizione sostenuta e rilanciata da Valerio Crugnola che, dopo avere ringrazio il lavoro dell’assessore Civati e dell’architetto Gardelli ha dichiarato: «Trovo grave l’assenza della minoranza, e ancor più un segnale di povertà politica: affidarsi all’ostruzionismo, che mostra impotenza o magari semplicemente alla non volontà di approvare, che vorrebbe dire ammettere che siamo meglio di loro. Ho capito che si tratta di una questione politica, ma bisogna stare attenti all’Effetto Cuccureddu, che era un grande realizzatore di autogol».
L’unanimità dei votanti è mancata, volutamente, per un voto: il consigliere Enzo Laforgia si è astenuto «Perchè l’unanimità del voto non consentirebbe il dibattito in consiglio comunale e farebbe passare la proposta direttamente al voto. Ritengo invece che sia importante la discussione, dal punto di vista della democrazia».
Una proposta subito raccolta per primo dal relatore, l’assessore Civati: «Se non si fosse proposto Laforgia, avrei chiesto io stesso a uno dei rappresentanti della maggioranza di farlo: l’ultima cosa che voglio è l’assenza di una discussione su questo argomento, che ritengo importantissimo per la città. Ero pronto a mille domande, e pronto quindi a prendere tutto il tempo per dare le risposte. Ma tutto ciò non è avvenuto».
La questione dunque si sposta al consiglio di domani.
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