I cinghiali devastano l’orto solidale di villa Baragiola: “Mesi di sacrifici buttati in una notte”
Lo spazio è coltivato con cura dai volontari del Banco di solidarietà Nonsolopane di Varese. Quasi tutta la ricca produzione, specie zucche, meloni, zucchine e pomodori, è andata distrutta
 
																			
                        
						
						
						
						È stata davvero un’amara sorpresa per Daniele e Luca trovare l’altro giorno i “loro” orti devastati da animali selvatici, quasi certamente cinghiali, a giudicare dai danni e le orme lasciate.
I due giovani, da mesi, hanno preso in gestione, in qualità di volontari del Banco di solidarietà Nonsolopane di Varese, gli orti che stanno sulla sommità della collinetta di Villa Baragiola, a Masnago, un’ampia zona agricola di proprietà del Comune di Varese da anni affidata al Banco per garantire un’attività lavorativa volontaria di produzione orto/frutticola e di trasformazione alimentare.
Per mesi durante i fine settimana e di sera, terminato il rispettivo lavoro, i due giovani hanno pazientemente dissodato e preparato il terreno, seminato e curato numerose specie di ortaggi: pomodori, peperoni, zucche, zucchine, meloni, insalate, carote, fagiolini e altro ancora, fra cui rabarbaro, assieme a frutti di bosco – dalle fragole ai mirtilli, dalle more ai lamponi, sino all’uva spina – ed a svariate erbe aromatiche (basilico, rosmarino, salvia, origano, erba cipollina, maggiorana, timo ecc.). Il tutto, unitamente a pere, mele, kiwi, fichi garantiti da precedenti piantumazioni, era ed è finalizzato alla realizzazione di marmellate, chutney e tisane targate Dono, logo solidale assai noto in provincia.
Purtroppo, come si diceva, quasi tutta la ricca produzione, specie zucche, meloni, zucchine e pomodori, è andata distrutta in una sola notte, gettando nello sconforto i due ragazzi.
Se resta un mistero capire da dove siano entrati i cinghiali – un’ipotesi potrebbe essere quella che abbiano risalito la collinetta da via Crispi, trovando un varco nella rete di recinzione -, rimane il fatto che quanto accaduto documenta con evidenza che in città, anche in zone non periferiche e densamente urbanizzate, circolano i cinghiali. E fanno danni.
Ci auguriamo che Daniele e Luca reagiscano positivamente a questa disavventura, riprendendo la loro lodevole attività solidale, ed invitiamo chi di dovere a garantire opportunamente la tutela di beni (orti in questo caso) e persone.
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Non capisco perché faccia notizia un orto rovinato dai cinghiali. Ormai è un fatto quotidiano.
E, quanto alla tutela di orti ed altro, non vedo quale provvedimento si possa prendere diverso dalla soppressione dei cinghiali.
Voglio vedere chi avrà il coraggio di proporre un provvedimento così poco “politicamente corretto”