
In Lombardia, 210 filiali UBI saranno cedute a BPER
Il trasferimento avverrà entro fine anno. Non ancora definite quali saranno. Primo incontro tra sindacati e Banca Intesa sulla fusione: previste 2500 assunzioni

Sono 210 le filiali UBI che passeranno al gruppo bancario BPer in Lombardia. Lo rileva un grafico reso pubblico dalla Fisac Cgil e contenuto nel report del bilancio semestrale al 30 giugno dello stesso gruppo bancario.

Nella relazione vengono proposti tre grafici: uno con la condizione attuale, uno con le acquisizioni e il terzo con la situazione finale. In Lombardia, il gruppo aumenterebbe la presenza del 51% e passerebbe al 57% nel Nord Est del paese.
Il passaggio è legato alle indicazioni dell’Antitrust dopo l’OPA lanciata e attuata da Gruppo Intesa. L’acquisizione eviterà la nascita di un gruppo troppo forte che metterebbe a rischio la concorrenza nel settore.
«Questo grafico indica le filiali che verranno cedute entro il 31 dicembre – spiega Francesco Clerici, segretario generale Fiasc Cgil di Varese – Sono previste varie fasi che andranno coordinate anche a livello territoriale: su 532 filiali globali del nuovo gruppo, sarà UBI a rimetterci di più, passandone di mano oltre 500. Il momento è delicato e c’è grande preoccupazione: i dipendenti UBI che passano a BPer dovrebbero vedersi assicurato il posto di lavoro: il gruppo acquirente ha poche filiali per cui dovrebbero essere tutelati a livello occupazionale, unica incognita sono le differenziazioni economiche e i trattamenti integrativi. La parte più delicata avverrà in futuro, dal prossimo anno, quando Banca Intesa dovrà ottimizzare la sua presenza: nel nostro territorio sono molte le situazioni doppie che andranno riviste. Diciamo che i due terzi degli sportelli e delle filiali Ubi passati a Banca Intesa insistono sullo stesso territorio. La trattativa sul passaggio è iniziata ma il riserbo è massimo. C’è grande agitazione, per cui occorre evitare di creare confusione sull’argomento».
Ieri si è svolto il primo confronto organizzativo tra azienda e organizzazioni sindacali per la fusione. Tra i dati più significativi emersi l’assunzione di 2500 giovani per oltre la metà nei territori di Bergamo, Brescia, Pavia, Cuneo e nel Sud Italia e la creazione di 4 nuove direzioni regionali a Bergamo, Brescia, Cuneo e Bari ciascuna con 300/400 filiali.
Le tappe della fusione prevedono: entro la metà di ottobre la nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione di UBI Banca, entro dicembre 2020 la cessione delle filiali a BPER; entro la stessa data l’accordo per le uscite volontarie, entro aprile del prossimo anno la fusione per incorporazione di UBI ed entro dicembre 2021 il completamento dell’integrazione tra i due gruppi.
I sindacati si sono detti soddisfatti della proposta di un’assunzione ogni due uscite, che saranno solo volontarie, ma hanno chiesto garanzie per la valorizzazione delle professionalità esistenti in UBI, e soluzioni organizzative che evitino la mobilità sul territorio spostando il lavoro e non i lavoratori.
Nel territorio di Varese Ubi Banca ha una presenza capillare che si traduce in 72 filiali, 5 mini sportelli, 2 centri impresa e altrettante direzioni territoriali, per un totale di circa mille dipendenti.
Secondo quanto riportato nella relazione del gruppo bancario BPer, UBI dovrà cedere filiali anche in altre regioni: 27 in Piemonte, 6 in Liguria, 18 in Toscana, 85 nelle Marche, 32 in Calabria, 30 in Puglia, 15 in Umbria, 29 in Campania, 11 nel Lazio.
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