Iniziano i lavori per il planetario del Centro didattico del Parco Pineta

Ieri si è svolto al Centro di via ai Ronchi si è svolto l'incontro con l'impresa che si è aggiudicata la gara d'appalto per i lavori di realizzazione della struttura

Tradate - Al via i lavori per il planetario del Parco Pineta

Si avvicina la data di inizio lavori per la realizzazione del planetario che andrà ad arricchire l’offerta del Centro didattico scientifico del Parco Pineta.

Ieri, martedì 6 ottobre, si è svolto al Centro di via ai Ronchi si è svolto l’incontro con l’impresa che si è aggiudicata la gara d’appalto per i lavori di realizzazione della struttura, finanziata grazie ad un bando assegnato l’anno scorso.

I lavori, che dovrebbero iniziare entro la fine di ottobre, dureranno circa 6 mesi, al netto del periodo natalizio e di eventuali stop dovuti alle condizioni meteorologiche. La realizzazione del planetario  procederà in fasi diverse: la prima consisterà nello scavo, seguiranno la realizzazione della fondazione e della struttura portante del planetario, compresa la cupola in cemento armato.

Il planetario sarà parzialmente interrato, inserito in un lieve declivio e in armonia col contesto naturale del Parco.  All’interno saranno ricavati fino a una quarantina di posti a sedere per l’osservazione delle immagini proiettate a 360 gradi sulla cupola.

Il costo complessivo dell’intervento è di 330.000 euro, interamente finanziati dal programma Interreg. A questo finanziamento si aggiunge un ulteriore contributo di Fondazione Cariplo, tramite la Fondazione Comunitaria del Varesotto, che ha stanziato 80.000 euro destinati all’allestimento degli spazi interni e alle attrezzature scientifiche.

«Nonostante le difficoltà di un anno segnato dall’emergenza sanitaria che ci ha fatto perdere alcuni mesi, il Parco dimostra la sua capacità di essere protagonista del nostro territorio – dice il presidente Mario Clerici – Il planetario offrirà ai cittadini ulteriori occasioni per vivere il Centro didattico scientifico, nuovo polo aggregante soprattutto per i giovani che desiderino approfondire la cultura scientifica della volta celeste e del sistema solare, indipendentemente dalle condizioni meteo cui sono legate le serate di osservazione finora svolte».

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Pubblicato il 07 Ottobre 2020
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