Ristoratori in piazza, Cosentino (Lombardia Ideale): “Non abbandoniamo i nostri lavoratori”
La dichiarazione di Giacomo Cosentino, capogruppo di Lombardia Ideale in Regione Lombardia
“Sono venuto in piazza, nella mia Città, per esprimere non solo la mia vicinanza personale, istituzionale e politica ai lavoratori delle categorie più colpite dalle restrizioni anti-covid ma anche per spiegare, una volta per tutte, che il dpcm del 24 ottobre è stato adottato senza prendere in considerazioni alcune importanti richieste avanzate dalle Regioni, a partire dalla proposta della Lombardia di tenere aperti bar e ristoranti fino alle ore 23. Ormai chi è in difficoltà spara, comprensibilmente, indistintamente a zero contro tutti ma visto che, prima del dpcm del Governo, avevamo lavorato giorno e notte per trovare una sorta di sintesi col mondo scientifico e consentire, con l’ordinanza regionale, l’apertura della ristorazione fino alle 23, mi dà molto fastidio sentire critiche su questo punto.”
Dichiara Giacomo Cosentino, capogruppo di Lombardia Ideale in Regione Lombardia, e aggiunge “Il 19 ottobre ho partecipato a un importante confronto tra i Capigruppo del Consiglio regionale della Lombardia, esponenti del Comitato tecnico scientifico e i Sindaci di tutti i capoluoghi lombardi e, in quell’occasione, ho ribadito che, a mio parere, è più sicuro andare in un ristorante o in una palestra che prendere la metropolitana al mattino a Milano. E’ nell’interesse degli imprenditori e commercianti rispettare i protocolli sanitari nei loro luoghi di lavoro e, salvo qualche eccezione, così è stato fatto. Per quanto riguarda le competizioni sportive degli sport di contatto e gli allenamenti la nostra ordinanza aveva semplicemente anticipato di qualche giorno le più forti restrizioni adottate dal Governo, visto che la situazione qui da noi si stava aggravando molto velocemente. Infine, se il Governo avesse ascoltato la richiesta del Presidente Fontana – presentata durante l’estate – di potenziare i mezzi del trasporto pubblico locale, forse oggi avremmo potuto evitare la didattica a distanza per gli studenti delle scuole superiori.”
Conclude il Consigliere “Proprio in queste ore da più parti viene chiesto il lockdown vero e proprio in Lombardia ma noi continuiamo a lavorare per scongiurarlo. Sottolineo che, sempre in queste ore, Francia e Germania stanno adottando misure molto più stringenti delle nostre; questo significa che non è solo l’Italia e la Lombardia a essere in seria difficoltà. Ora la questione è quella di supportare economicamente queste categorie, senza divisioni politiche: come Regione Lombardia stiamo cercando risorse da stanziare subito ma, per essere
davvero efficaci, ci serve che il Governo ci dia l’autorizzazione a togliere i vincoli di spesa che gravano su alcune importanti risorse che abbiamo già in cassa.”
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