![VareseNews Speciale Elezioni 2024](/wp-content/themes/editheme/img/banner/banner_elezioni2023_xarticolo.png)
Tra frontalieri e vaccini, il lavoro dei medici di base nel Luinese
Il dottor Giancarlo Pagano: “Noi abbiamo in carico numerosi frontalieri che per le questioni più disparate ci interpellano e come è noto la gestione sanitaria oltre confine è ben diversa, ciò rende il nostro lavoro ancora più complesso”
![Generica 2020](https://staging.varesenews.it/photogallery_new/images/2020/11/generica-2020-1187024.610x431.jpg)
Continua la somministrazione del vaccino antinfluenzale presso l’oratorio di Luino. Una realtà che vede la partecipazione, sempre più, di medici che, appena avute le dosi vaccinali, si rendono disponibili nell’immediato a presenziare. “Il medico di base”, figura di cui si parla poco ma che gioca un ruolo fondamentale per la comunità.
![VareseNews Speciale Elezioni 2024](/wp-content/themes/editheme/img/banner/banner_elezioni2024_newsletter-650x100.png)
“Lavoriamo più di dodici ore al giorno e ormai l’attività non è più solo circoscritta al nostro ambulatorio o al momento delle vaccinazioni, ma ce lo portiamo anche a casa.” Sono queste le prime parole con cui il dottor Giancarlo Pagano risponde alla domanda di come stanno vivendo la situazione. “Siamo sommersi di responsabilità e mole di lavoro non indifferenti. Ci sono di supporto anche le Usca ( Unità speciali di continuità assistenziale) ma questo cambia di poco la situazione.”
Grande è l’impegno che mettono in campo tutti i medici di base nei confronti dei propri pazienti e ancora di più, come racconta il Giancarlo Pagano, è quello che dimostra chi come loro opera sul confine italo-svizzero: “Noi abbiamo in carico numerosi frontalieri che per le questioni più disparate ci interpellano e come è noto la gestione sanitaria oltre confine è ben diversa, ciò rende il nostro lavoro ancora più complesso”.
Una situazione difficile è quella che riporta Pagano, con affianco il suo collega Modesto Alfarano. Una situazione problematica che vede una risoluzione con il previsto arrivo dei primi vaccini tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio. “Durante il primo lockdown eravamo in un’ isola felice ora la situazione è sempre più aspra ma la speranza è quella che tutto si sistemi al più presto”.
Si conclude così la giornata: tra la fine di una chiacchiera e le telefonate repentine di bisogno, i medici tornano al lavoro e nell’aria non rimane nient’altro che un profondo senso di gratitudine e stima verso di loro.
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.