Mooss e Comune di Varese: botta e risposta sulla ZTL e sui parcheggi per i volontari

I fondatori del gruppo facebook che raccoglie “Medici, Odontoiatri, Operatori Sanitari e Socio Sanitari uniti contro il Covid-19” chiedono l'annullamento della ztl e la gratuità dei parcheggi a favore dei volontari, il vicesindaco risponde "a stretto giro di posta"

Videocamere in tutta la ztl di Varese

“Errare è umano, ma perseverare è diabolico: evitiamo allora che accada quel che è successo la scorsa primavera, quando l’amministrazione comunale, in piena emergenza sanitaria, si è dimostrata poco sensibile al problema ZTL nel centro cittadino”. Si esprime così il M.O.O.S.S., il gruppo Facebook che raccoglie “Medici, Odontoiatri, Operatori Sanitari e Socio Sanitari uniti contro il Covid-19”, nato lo scorso marzo dall’iniziativa di due odontoiatri varesini per rispondere all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 nella nostra provincia e poi in tutta Italia.

«Vista la difficile situazione che stiamo vivendo nella nostra città – spiega Alberto Ciatti, odontoiatra con studio in via Rossini, cofondatore insieme al saronnese Tommaso Mascarello di “M.O.O.S.S. uniti contro Covid-19” – chiediamo al sindaco di Varese, Davide Galimberti, di sospendere le zone a traffico limitato (ZTL) e i parcheggi a pagamento nel centro della città. I cittadini, ma soprattutto gli operatori sanitari e i tanti volontari che silenziosamente e nel rispetto delle norme di sicurezza portano conforto e viveri alle persone in quarantena e agli anziani che vivono soli, hanno bisogno di poter accedere senza restrizioni alle vie che portano alle abitazioni». È il momento per le istituzioni, conclude Ciatti: «di dare fiducia ai cittadini e di abbattere le barriere che rendono difficile il dialogo con la pubblica amministrazione».

La risposta dal comune di Varese è arrivata a “stretto giro di posta”, più precisamente dal vicesindaco, e assessore alla polizia locale, Daniele Zanzi: «Caro Alberto Ciatti , permettimi alcune dovute precisazioni a questo tuo comunicato stampa e alle sollecitazioni in esso contenute – esordisce Zanzi – È bene che tu sappia che fin dallo scorso aprile, e la norma e’ tuttora in essere, la giunta ha deliberato la soppressione dei posteggi a pagamento per medici e personale ospedaliero che si spendono nell’emergenza, nonché la possibilità di usufruire per i medesimi delle corsie preferenziali. Quindi la tua richiesta e’ ampiamente in essere da tempo e come concorderai si tratta di una agevolazione non scontata. Quanto alla ZTL, non ho capito se tu ne proponga la totale soppressione per tutti e in questo caso non ne capisco le finalità. Mi dovresti anche spiegare quali secondo te possano essere i parametri discriminanti e i mezzi per il dovuto controllo su chi richiedesse un permesso in deroga: nel caso di specifiche e documentate richieste , onde evitare quello che e’ accaduto lo scorso aprile e maggio, nulla osta che chi ritenesse di spendersi per l’ emergenza possa farlo presente specificando però le finalità della richiesta, i mezzi con targa eventualmente interessati, il periodo e rendiconti poi il servizio svolto. Insomma si seguissero la prassi e le norme in essere perché altrimenti si innescherebbero meccanismi non controllabili e in molti , con i più svariati motivi , si sentirebbero autorizzati a richiedere deroghe . Mi sembra che il richiesto annullamento della zona ZTL non sia il maggiore problema di questa emergenza o che la norma rappresenti un ostacolo insormontabile all’ encomiabile lavoro di volontari e operatori sanitari».

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Pubblicato il 11 Novembre 2020
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