“Riaccendete le tre croci”: l’appello di La Varese Nascosta
Il gruppo Facebook, che conta quasi 20mila partecipanti, ha lanciato una campagna per riaccendere l'installazione al Campo dei fiori, dotata di impianto di illuminazione ma spenta da decenni
Il gruppo Facebook “La Varese Nascosta“, che conta quasi 20mila partecipanti, ha lanciato una campagna per riaccendere le tre grandi croci al Campo dei fiori.
Questo è il loro appello:
“Cari amici, La Varese Nascosta avrebbe il desiderio di ripristinare le luci delle Tre Croci al Campo dei Fiori.Vorremmo sapere a chi chiedere i permessi e se qualcuno sa qualcosa riguardo l’impianto delle luci e magari darci una mano.Cosa ne pensate? Per noi di Varese guardare verso il nostro amato monte e vedere le Tre Croci illuminate che brillano sarebbe sicuramente un’emozione indescrivibile”.
Il luogo, meta di pellegrinaggi ed escursioni e noto anche per la Messa di Ferragosto, celebrata a conclusione della Festa della Montagna organizzata dagli alpini di Varese, è visibile da quasi tutta Varese. Il sistema di illuminazione c’è già, ma è spento da decenni.
LA STORIA DELLE TRE CROCI RACCONTATA DAL GRUPPO
Nel post che lancia l’appello, c’è anche la storia delle “Tre Croci”, scovata dai componenti del gruppo, che vede una delle sue principali caratteristiche quelle di raccontare luoghi dimenticati della città giardino e della sua provincia. Eccone il testo:
I lavori di costruzione del complesso denominato Sacro Monte, iniziarono il 25 marzo 1605 e si conclusero nel 1687.Nel 1636 vennero piantate tre Croci di legno , che rimasero in sede fino al 1900.
Lo sviluppo sul massiccio del Campo dei Fiori ebbe inizio più di cento anni fa, grazie ad un varesino, il signor Carlo Ciotti, che iniziò ad esplorare le alture in cerca di selvaggina fresca, ma una volta arrivato in vetta scoprì il panorama mozzafiato che si poteva ammirare e decise sul finire del 1800 di fare un rifugio chiamato “Albergo Paradiso” onde poter permettere ai turisti di rifocillarsi.
Agli inizi del 1900, quando il Campo dei Fiori iniziò il suo sviluppo divenendo una delle mete più ambite dai varesini dell’epoca, sul monte Tre Croci vennero fatta sistemare dal Carlo Ciotti in concomitanza al Giubileo tre grandi croci,in sostituzione a quelle di legno di cui quella centrale in marmo bianco ricavata dal marmo della cava Ciotti , alta 12 metri, pesante 300 quintali, appoggiata su un basamento di marmo rosso.(la cava in questione rimane vicino alla pensione Irma in prossimità della Madonnina) la croce fu lavorata da Ludovico Pogliaghi.
L’opera venne inaugurata il 23 settembre del 1900 alla presenza del cardinale Andrea Ferrari con un grandissimo evento popolare. (il monte Tre Croci deve il suo nome proprio per la presenza ancor oggi di tre grandi croci, presenti per ricordare il tragitto percorso da Gesù lungo il suo calvario).
Nel 1905, dopo che la rete tranviaria di Varese fu sviluppata lungo numerosi chilometri, si iniziò a progettare la realizzazione della funicolare per il Sacro Monte ed è in quel periodo che qualche illustre mente locale pensò bene di realizzare un albergo sulla vetta del monte Tre Croci.
Trascorsi due anni, nel 1907 venne fondata la “Società dei Grandi Alberghi Varesini”, che acquistò dal Ciotti alcuni appezzamenti di terra sul Campo dei Fiori proprio per realizzarci un albergo da 30 camere (che poi divenne il ristorante “Belvedere” vicino alla funicolare) e un grosso hotel di lusso chiamato Grand Hotel Campo dei Fiori con 200 camere inaugurato nel 1912 dall’imprenditore milanese il commendatore Giulio Moneta, impegnato soprattutto nel settore metalmeccanico che intendeva diversificare i propri investimenti.
Nel 1931 vennero restaurate e recintate dagli alpini di Varese. Monsignor Tarcisio Pigionatti il 23 maggio 1974 rimesse a nuovo le tre Croci (rifatte in cemento armato) in occasione della Festa dell’Ascensione ed inauguró la via Sacra che porta verso l’altare delle Tre Croci al Campo dei Fiori, dedicata a tutte le specialità delle Forze Armate e a ricordo dei Caduti senza Croce. Da allora, ogni 15 di agosto, con una sobria ma solenne cerimonia vengono ricordati i “Caduti senza Croce” sparsi in tutto il mondo.
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