Il Consiglio comunale di Varese vota il primo bilancio di previsione ai tempi del Covid
L'assessore Buzzetti: "Nonostante il periodo difficile per l'economia mondiale abbiamo fatto alcune scelte chiare che contraddistinguono la nostra amministrazione"
Il Consiglio comunale di questa sera, 28 dicembre 2020, discuterà il primo bilancio di previsione dell’epoca Covid.
Se tutto il 2020 infatti è stato all’insegna dell’emergenza sanitaria, il documento preparato dall’assessore al bilancio Cristina Buzzetti disegna lo scenario varesino per il 2021, quando ormai la pandemia è una realtà che ha travolto non solo le vite di tutti noi ma anche il sistema economico mondiale.
Un primo elemento del bilancio di previsione è dettato dalle minori entrate registrate nel 2020: «Che si protrarranno anche nel 2021 – spiega l’assessore Buzzetti – Saranno circa sei milioni in meno rispetto agli standard di entrata degli anni passati. Una realtà oggettivamente difficile da gestire che va ad aggiungersi al contributo fisso di 348 mila euro che ogni anno dobbiamo prevedere per coprire il disavanzo di bilancio che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione».
«Non è stato facile chiudere un bilancio in questa situazione e con la realtà che ci sta lasciando il Covid – prosegue l’assessore – una realtà difficile per tutti: per i cittadini, il mondo economico e anche per le stesse amministrazioni che con minori entrate di importo rilevante devono continuare a garantire i servizi e dare sostegno ai cittadini in difficoltà e proseguire nello sviluppo della città. Nonostante questo però, abbiamo fatto alcune scelte chiare che contraddistinguono la nostra amministrazione. Ad esempio un maggior sostegno ai cittadini in difficoltà e dove possibile una riduzione delle imposte, come quella sulla Tari che confermiamo anche per il 2021».
Questo dunque lo scenario del bilancio previsionale che il Consiglio comunale si appresta ad approvare, nella seduta online prevista dalle 20, e visibile sul canale Youtube del comune di Varese.
«Un bilancio però che resta solido – spiega Buzzetti – e questo per il grande lavoro che abbiamo svolto negli anni scorsi. Un lavoro silenzioso di aggiustamento dei conti e di ricerca dell’efficienza, fondato sul reperimento di risorse attraverso bandi. Molti sono i casi in cui Palazzo Estense è riuscito ad ottenere soldi per portare avanti progetti importanti per la città. Dalla scuola Pellico alla riqualificazione dell’accesso alla città di Largo Flaiano. L’emergenza sanitaria ha sicuramente colpito duramente tutte le amministrazioni locali e quindi anche la nostra, ma grazie a questo impegno, possiamo approvare un bilancio solido e concreto. Che ci consente di portare avanti le opere necessarie alla città, i servizi, la cultura, lo sport e tutto quello di cui la città ha bisogno per proseguire sulla strada del cambiamento. Ma soprattutto ci consente di impegnare da subito diverse risorse per la ripartenza di Varese dopo l’emergenza sanitaria».
E infatti anche il 2021 vedrà impegni di spesa rilevanti come ad esempio circa dieci milioni sul sociale, cinque milioni per i servizi educativi, sette per le manutenzioni e quasi due milioni per la cultura. Per un totale di quasi 70 milioni di euro impegnati sul 2021. «Oltre a mantenere il recupero del disavanzo, come sopra detto, che se non fosse stato affrontato in questi anni avremmo messo l’amministrazione, e i cittadini, in una situazione ancora più critica di fronte alla crisi prodotta dal Covid 19».
«Inoltre – prosegue l’assessore – oltre a confermare tutti i servizi e le manutenzioni porteremo avanti anche le opere che sono in corso o che sono pronte a partire, come ad esempio la riqualificazione della ex caserma Garibaldi. Per affrontare la ripartenza del post Covid abbiamo stanziato diverse risorse su settori delicati e maggiormente colpiti dall’emergenza. In particolare il bilancio del 2021 si concentrerà sul sostegno alle nuove povertà e sullo sviluppo economico. Per questo abbiamo deciso di mettere a bilancio risorse specifiche per il diritto alla casa e per l’aiuto alle nuove povertà che hanno colpito anche una parte della classe media. Poi abbiamo deciso di confermare un incremento delle risorse per il personale scolastico delle scuole materne, per garantire il rispetto delle normative di sicurezza e quindi la continuità scolastica. E ancora abbiamo investito sulle attività produttive che devono ripartire anche con le risorse a favore del distretto: circa 500 mila euro. Una cifra che si somma al contributo ottenuto dal Comune qualche giorno fa grazie al bando del Governo per il rebranding della città e il rilancio nei prossimi anni dell’ex sito industriale di Valle Olona e della scuola De Amicis. Un esempio, quest’ultimo, della capacità di attrarre risorse sul territorio».
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