“Buon senso e competenza hanno salvato quel giovane in pericolo“
Un lettore ha contribuito ai soccorsi del ciclista ferito domenica mattina. Un elogio al comportamento di molti passanti che si sono fermati ad aiutare il giovane sportivo
L’incidente stradale di domenica mattina che ha visto coinvolto un giovane ciclista poteva avere conseguenze ben peggiori rispetto alle già gravi conseguenze patite dallo sportivo.
Caduta sulla ciclabile del lago di Varese, 20enne in ospedale
Ma, fuori dalla cronaca, a colpire diversi utenti di facebook è stato il racconto segnalatoci da un nostro lettore che riguarda uno dei soccorritori “per caso“ del ragazzo, che ha raccontato nella sua pagina facebook quanto immediatamente seguito all’incidente.
«Stamattina mi sono imbattuto in un incidente stradale che poteva finire tragicamente ma la tempestività dei soccorsi ha evitato il peggio. Un giovane ciclista giaceva incastrato e svenuto a testa in giù in un fossato pieno d’acqua al lato della strada; un primo automobilista si è fermato e ha evitato che soffocasse. Poi si è fermato un ortopedico dell’ospedale di Varese , il sottoscritto , una ragazza (volontaria del soccorso)». Poi ancora un altro sportivo «che, vedendo un ciclista in difficoltà non ha esitato a fermarsi e a contribuire al soccorso, ed altre persone che hanno provveduto a mettere in sicurezza il tratto di strada aspettando l’arrivo dei soccorsi».
Dopo una prima valutazione clinica (il ciclista era incosciente , sanguinante e scosso da mioclonie e tremori da freddo e ipossia) lo abbiamo messo in sicurezza e riscaldato con metalline e una coperta da “camporella” (resta anonimo il donatore!). Un avvocato varesino si è offerto di prendere in custodia la preziosa bicicletta del malcapitato e tutti hanno contribuito nelle loro possibilità e capacità a risolvere questa emergenza.
«I sanitari del 112 hanno poi stabilizzato definitivamente il ferito, gli hanno infuso una flebo di fisiologica calda, monitorato i parametri vitali, controllato il ferito in ogni sua parte e solo quando tutto e’ apparso sotto controllo sono partiti alla volta del pronto soccorso. Va sottolineata la grande professionalità e tempestività dei sanitari della Auto Medica e dell’ambulanza, ma senza i primissimi immediati soccorsi fatti da gente assolutamente comune i fatti potevano andare diversamente : questa e’ l’Italia che mi piace ! E ricordatevi di scaricare l’app 112 “Where are U” che permette ai soccorritori di individuarvi immediatamente e quindi di far giungere sul posto in pochi minuti personale sanitario eccezionalmente preparato e dotato di mezzi di soccorso ad alta professionalità!»
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