Capannone-torre a Fagnano Olona. Le opposizioni unite contro il sindaco: “Esclusi come sempre”

I consiglieri di Fagnano Bene Comune, SìAmo Fagnano e 5 Stelle tornano a puntare il dito sulla maggioranza litigiosa che sostiene il sindaco e sulle scelte prese in totale autonomia: "Indecorosi"

castello fagnano olona

Dopo le polemiche sull’allargamento del campo sportivo a ridosso del Monumento ai Caduti di via Piave (sul tema è prevista un’assemblea pubblica), a Fagnano Olona si è aperto da qualche giorno un nuovo fronte di polemica, innescato dall’interno della stessa maggioranza che sostiene il sindaco Elena Catelli «a dimostrazione – dicono dall’opposizione – che la faida interna alla maggioranza è stata solo nascosta e mai risolta».

Il nuovo fronte si chiama “capannone-torre”, come è stato ribattezzato il progetto di un’azienda di Fagnano Olona che ha chiesto di poter realizzare un capannone alto 27 metri necessario allo sviluppo del proprio business: «Abbiamo aspettato, perché, sebbene indecoroso, il desolante spettacolo non andava interrotto. Un avanspettacolo pessimo per tutti i fagnanesi, messo in scena dalla coalizione di maggioranza che ha caratterizzato tutta l’amministrazione sin dall’inizio e che non si è mitigato neanche durante il periodo pandemico».

Le divisioni interne e le divergenze personali – secondo Fagnano Bene Comune, SìAmo Fagnano e 5 Stelle – «sono sempre più evidenti. Non è giusto per il bene di tutto il paese proseguire con questo continuo clima di guerra all’interno della compagine amministrativa. Le continue prove di forza, portate avanti in questi mesi, non hanno fatto altro che aggravare la situazione politica, senza portare miglioramenti o passi avanti nello sviluppo e nella crescita del paese. È intollerabile, a distanza di due anni dalle elezioni, vivere e sopravvivere a questo conflitto interno, che crea disagio non solo al consiglio comunale ma soprattutto al funzionamento della macchina amministrativa. Le esigenze dei cittadini e del paese sono in secondo piano sovrastate da rancori e personalismi che hanno avvelenato il clima politico».

I consiglieri di minoranza vogliono mettere in rilievo che il principale problema era il metodo: «Nessuna scelta viene condivisa dal Sindaco e/o da pochi altri; si portano avanti progetti con dei vizi macroscopici, lo è stato per la colonia elioterapica, per le piste ciclabili, per il campo sportivo, per il parco inclusivo, per lo spostamento dei vigili, solo per citare i maggiori. Un problema di metodo che si innesta su conoscenze personali della macchina amministrativa lacunose; dopo due anni le loro conoscenze rimangono immutate».

Le opposizioni unite ricordano che «il sindaco si era presa l’impegno di informare le minoranze riguardo agli interventi urbanistici di un certo rilievo, non è stato così per la questione Zurst, e adesso viene un’altra volta disatteso per il “capannone torre”; per trasparenza, avremmo gradito essere informati perlomeno un po’ più della sua stessa maggioranza. A noi aveva fatto per ben due volte una promessa! La situazione in merito al cosiddetto “capannone torre” a nostro avviso è molto chiara, occorre avere risposta certa su due questioni indispensabili: quale è l’interesse pubblico (indipendente dall’esborso economico del promotore)?  Sono state valutate tutte le soluzioni alternative?»

I consiglieri ricordano che in commissione urbanistica il progetto ha fatto un solo passaggio «ed il parere era condizionato a dei sostanziali cambiamenti, sono stati attuati? L’altra considerazione chiarissima è quella che se sussiste un possibile problema di danno oggettivo nei riguardi degli immobili circostanti, o quel problema viene risolto dai promotori o il Comune non può approvare un intervento con possibili ricorsi giudiziari, ove l’Ente per il suo assenso avrebbe sicuramente responsabilità gravi anche dal punto di vista economico».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Marzo 2021
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