Italia Viva: “Malati cronici, disabili e chi li accudisce avranno priorità per i vaccini”
Italia Viva Varese nelle scorse settimane si era fatta portavoce della richiesta di molti cittadini e associazioni per inserire con priorità disabili, malati cronici e le persone che li accudiscono

Soddisfazione per Italia Viva Varese, che nelle scorse settimane si è fatta portavoce della richiesta di molti cittadini e associazioni per inserire con priorità disabili, malati cronici e le persone che li accudiscono.
«Nel nuovo piano vaccinale è stata accolta la proposta di Italia Viva di inserire, tra le categorie ad accesso prioritario, i soggetti con disabilità grave o patologie croniche, insieme alle persone che le accudiscono – dice Giuseppe Licata, coordinatore provinciale di Italia Viva, che fa eco a Lisa Noja, la deputata di Italia Viva che nelle scorse settimane si era fatta portavoce di questa richiesta – E’ stata finalmente colmata una grave lacuna del piano vaccinale che stava generando confusione e mettendo a rischio delle persone in oggettive condizioni di fragilità. Adesso l’auspicio è per una accelerazione del processo di vaccinazione della popolazione. Preoccupanti le inefficienze del sistema di vaccinazione lombardo, a causa delle quali la nostra Regione rimane agli ultimi posti della classifica nazionale per numero di vaccini somministrati. Non ci interessa fare polemica sterile, Italia Viva Varese da mesi analizza i dati della pandemia ed elabora proposte concrete che speriamo verranno ascoltate».
Soddisfatto anche Stefano Malerba, esponente di Italia Viva e presidente del Consiglio Comunale di Varese: «Ognuno di noi a Varese e nel territorio ha potuto toccare con mano le carenze e le inefficienze di un sistema che dal livello centrale a quello regionale, fino ad Ats, non ha saputo fornire le adeguate risposte ai cittadini.I dati continuano a dirci che la pandemia corre veloce. Credo che quella del vaccino, insieme a comportamenti corretti sia l’unica strada percorribile per permettere a noi tutti di tornare ad una vita socialmente dignitosa».
«Il nuovo piano vaccinale – conclude Malerba – pone rimedio ad alcune precedenti dimenticanze, ora speriamo che la ricaduta sul territorio sia immediata ed efficiente».
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