
Le proposte di Italia nostra per il rilancio di Varese grazie ai fondi Eu
Intitolato "Varese secolo XXI", il documento unisce arte, storia e viabilità in un piano che, come afferma il presidente di Italia nostra Varese Carlo Mazza: «Guarda al futuro con un occhio al passato»

Castello di Belforte, Palazzo estense, Villa Baragiola, ma anche migliori infrastrutture, collegamenti più veloci e piste ciclabili. Italia nostra Varese ha presentato venerdì 26 marzo gli interventi per il rilancio della città di Varese proposti al Comune, affinché entrino a far parte del “Varese future recovery plan“: il piano stilato dall’amministrazione per accedere ai fondi del Next generation Eu.

Intitolato “Varese secolo XXI”, il documento unisce arte, storia e viabilità in un piano che, come afferma il presidente di Italia nostra Varese Carlo Mazza: «Guarda al futuro con un occhio al passato». Tre i progetti principali: il restauro del Castello di Belforte, la riqualificazione di Villa Baragiola e la destinazione di alcuni spazi di Palazzo estense a museo (comprese alcune aree del parco).
Gli interventi
Per il Castello di Belforte Italia nostra Varese ha proposto un piano di restauro in accordo alla linea emersa per il bando europeo Uia. Il progetto prevede il recupero integrale del sito, il restauro delle superfici pittoriche, l’approfondimento degli studi archeologici, la sistemazione della strada d’accesso e la realizzazione di un orto nel giardino esterno del castello. Il valore totale dell’opera si aggirerebbe intorno ai 7.400.000 euro. L’obiettivo è ridare slancio all’intero quartiere attraverso la riqualificazione del suo edificio più significativo.
Reggia settecentesca edificata da Francesco III d’Este, il complesso di Palazzo estense all’epoca era più grande di tutta la città di Varese. Italia nostra Varese vuole riportare questa anima antica attraverso la destinazione di alcuni spazi alla ricostruzione della storia dell’edificio, con il ripristino di parte dell’arredamento, del salone (teatrino e coretto), della sala da ballo al piano superiore, mantenendo comunque tutte le attività amministrative. Il progetto coinvolge anche il parco, che dopo alcuni lavori di riqualificazione potrebbe ospitare un orto botanico.
Per Villa Baragiola il piano prevede il restauro e la realizzazione al suo interno di un museo che ospiti la collezione Castiglioni e il suo importante patrimonio archeologici. Ospitare il Museo Castiglioni a Villa Baragiola creerebbe anche una sinergia con il Museo Tattile (già ospite della villa) e con il Castello di Masnago nelle immediate vicinanze.
«Si tratta – commenta Andrea Spiriti, docente di Storia dell’arte all’Università degli studi dell’Insubria e vicepresidente di Italia nostra Varese – di tre edifici topici per la città di Varese. Il rilancio di questi luoghi attraverso la coesistenza di funzioni museali, archeologiche e altre più operative rappresenterebbe un’opportunità per la valorizzazione dei nostri beni culturali».
Il documento “Varese secolo XXI” include anche una serie di altri interventi che non riguardano direttamente l’aspetto storico e culturale della città: la riqualificazione dell’area ex-Aermacchi, il ripristino della funicolare del Campo dei fiori, un collegamento più comodo tra l’autostrada e il centro città, il potenziamento della rete di piste ciclabili, la sistemazione del lungolago della Schiranna, la pedonalizzazione di alcune zone cittadine e il potenziamento delle linee ferroviarie.
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