
Il PoliteAma rinasce ed è tempo di fare rete tra le realtà
Voci in platea | PoliteAma In/between è il nome di un progetto della Fondazione Molina. Intervista a Michele Graglia
Voci in platea | PoliteAma In/between è il nome di un progetto della Fondazione Molina. Si lavorerà per aprire lo spazio del foyer alla città e la comunicazione avrà un ruolo centrale. Una serie di personaggi varesini racconteranno la loro relazione con il Politeama, la loro visione della cultura e tanto altro. È il turno dell’imprenditore Michele Graglia.

Che ricordo ha del Politeama?
«Ho un ricordo dai tempi delle elementari quando si veniva al cinema. Poi in questo ambiente si svolgevano delle riunioni, delle feste, delle celebrazioni. Ero uno dei bambini che partecipavano. Poi quelle usanze sono andate perdute e ho nostalgia di quei momenti».
Che valore ha la cultura per una comunità?
«La cultura è come l’acqua per le piante. Tutto vive perché c’è una cultura dietro, è la linfa vitale. Conoscere per poi fare. Più cultura si distribuisce e meglio si fa crescere la comunità».
Lei ha una presenza in città anche come artefice di azioni sociali. Quanto pensa sia importante fare rete?
«Fare rete è uno dei punti fermi della mia attività. A volte la limitazione dall’ottenere un risultato nasce anche dall’incapacità di mettere insieme le risorse, non solo economiche, ma anche di pensiero. Anche in ambito culturale poter rappresentare realtà diverse ma che lavorano verso un fine comune è la condizione indispensabile per non arrivare a come spesso è accaduto in un frazionamento senza grandi vedute. Si fa fatica a distribuire e le iniziative restano per pochi. Fare rete anc he per progetti diversi sia una condizione fondamentale. Mi viene in mente Varese solidale in cui tante associazioni diverse si mettevano insieme».

Che vocazione culturale potrebbe avere Varese?
«La vocazione turistica e culturale è stata discussa spesso negli ultimi anni. Prima di scegliere però occorre conoscere bene la realtà per poter cogliere decisioni che diventino risultati concreti altrimenti si fanno discorsi ai massimi sistemi e basta. Quindi capire, analizzare e poi scegliere perché Varese ha tante carte da giocare per attrarre anche da un punto di vista dei benefici economici».
Il Molina ha lanciato un progetto per iniziare a sistemare il foyer e per questo chiede un aiuto alla città. Come vede questa proposta?
«Ho un coinvolgimento all’interno della Fondazione Paolo VI che ha lo scopo di salvaguardare la Via Sacra. Penso che avere un luogo storico in centro città dove offrire a varie forme attività di culture diverse sia una iniziativa che ha un valore augurale del futuro del Politeama e già da subito proponga ai giovani e ai cittadini di vedere come evolve la città».
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