Diplomati all’Università dell’Insubria 25 mediatori immobiliari

Si è conclusa òa terza edizione del corso concepito e realizzato da Fimaa Uniascom Confcommercio provincia di Varese, insieme all’Università degli studi dell’Insubria

corso mediatori immobiliari

Con i 25 diplomi consegnati oggi, salgono a 92 gli attestati rilasciati in appena tre anni. Numeri che danno un valore definitivo al “Corso di alta formazione
per mediatori immobiliari”, concepito e realizzato da Fimaa Uniascom Confcommercio provincia di Varese, insieme all’Università degli studi dell’Insubria di Varese (Dipartimento di Scienze Teoriche e Applicate).

Partito nel 2019 con l’etichetta della grande novità a livello nazionale, è proseguito nel 2020, forte anche delle domande di adesione congelate il primo anno. Il terzo
corso era perciò quello del consolidamento e dell’allargamento agli agenti di Como, oggi rappresentati dal presidente della Fimaa lariana, Mirko Bargolini: prova
superata a pieni voti, nonostante la pandemia con il conseguente svolgimento delle lezioni in modalità online. Il Corso all’Insubria continua perciò a confermarsi un
unicum a livello nazionale e un esempio da seguire per molte Fimaa provinciali e regionali.

La cerimonia della consegna dei diplomi ha avuto luogo all’Università dell’Insubria. Presenti, distanziati tra loro e con la mascherina “d’ordinanza”, i 25 corsisti che
hanno terminato con successo il ciclo di lezioni. A fare gli onori di casa, il presidente nazionale e provinciale di Fimaa Confcommercio, Santino Taverna che, ancora una volta, ha voluto rimarcare il ruolo fondamentale degli operatori: «Non mi stancherò mai di dire che se questo corso esiste è solo merito vostro. Della vostra voglia dopo tanti anni di professione di rimettervi in gioco, di continuare ad aggiornarvi per offrire ai clienti il miglior servizio possibile».

E a proposito di aggiornamenti, anche i docenti hanno dovuto in questi mesi adattare i contenuti delle lezioni al periodo che stiamo vivendo e che ha trasformato anche il
modo di lavorare degli agenti immobiliari. Lo stesso Taverna, salito in cattedra di persona per un seminario di tre ore, si è soffermato sulle mutate esigenze dei clienti
a causa della pandemia e sull’obbligo da parte dei venditori di proporsi in modo differente: «E’ venuto meno il contatto diretto e ci siamo adattati a un utilizzo più
puntuale e allargato dei sistemi digitali. I risultati sono arrivati e arriveranno, se è vero come è vero che il mercato nel secondo semestre del 2021 riprenderà
decisamente e che nel 2022 e 2023 viaggerà a ritmo spedito in tutta Europa e soprattutto in Italia, dove il 60% della ricchezza è investito negli immobili». Altro
argomento trattato dal presidente è stato il Superbonus 110%, «una grande opportunità che dobbiamo essere bravi a sfruttare».

Per il resto, come accaduto nei primi due anni del corso, durante le lezioni sono stati toccati, analizzati e approfonditi i più svariati temi, utili a completare il bagaglio
professionale da mettere al servizio dell’utente-cliente. Le “materie di studio” hanno riguardato l’urbanistica con focus sui Piani di governo del territorio; le valutazioni, le
stime e le perizie immobiliari; le tassazioni dirette e indirette; le strategie di comunicazione e di marketing immobiliare; le tecniche di acquisizione e di vendita;
preliminari e contratti immobiliari; il mercato smart del real estate.

Così Fabio Minazzi (professore ordinario di Filosofia della scienza e direttore del Corso): «Oggi si è conclusa la terza edizione della scuola di alta formazione per agenti
immobiliari. Questo percorso formativo è nato dalla collaborazione diretta della Fimaa con il Dipartimento delle Scienze Teoriche Applicate e il Centro Internazionale
Insubrico dell’Università degli studi dell’Insubria. Si tratta di una iniziativa che ha preso il la da una felice osmosi tra l’ambito della ricerca universitaria e la formazione
in itinere di una professione come quella del mediatore immobiliare».

Presenti alla cerimonia di oggi, oltre a Taverna e al vicepresidente provinciale di Fimaa e vera “anima” del Corso di alta formazione Dino Vanetti, il segretario generale di Uniascom Sergio Bellani e il vicepresidente di Uniascom Rudy Collini.
Graditissimi ospiti il sindaco di Varese Davide Galimberti, il presidente della Camera di Commercio di Varese Fabio Lunghi e il professor Mauro Ferrari (direttore del
Dipartimento di Scienze Teoriche Applicate), cui è stata consegnata una targa come ringraziamento per la fondamentale collaborazione nella organizzazione del Corso.
Da tutti loro sono arrivati attestati di stima e il riconoscimento dell’importanza di un continuo aggiornamento per una categoria fondamentale per l’economia della nostra
provincia. Un ulteriore stimolo per Fimaa Varese e per l’Università dell’Insubria ad iniziare a pianificare la quarta edizione del Corso: la nuova sfida è già partita.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Maggio 2021
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