Ecco le prime demolizioni del cantiere del Palaghiaccio a Varese
Dopo la rimozione della copertura questa sarà completamente rifatta e rivestita da 480 pannelli fotovoltaici, che forniranno insieme alle pompe di calore il 60% dell'energia necessaria
Mentre in commissione si discute sul progetto della pista del ghiaccio provvisoria all’Antistadio, che verrebbe realizzata da un privato, i lavori per la riqualificazione definitiva del palaghiaccio cominciano ad entrare nel vivo, anche se quello del Palaghiaccio di Varese continua ad essere un cantiere “discreto” e poco visibile dalla strada.
Come mostra la foto in alto, sono infatti cominciate le prime demolizioni: in particolare la copertura del tetto che verrà completamente rifatta, e rivestita da 480 pannelli fotovoltaici.
Il progetto esecutivo prevede una struttura da 1100 posti in tribuna con 1600 metri quadri di parcheggio, in un complesso praticamente a zero emissioni, introducendo soluzioni tecniche tali da garantire la massima valorizzazione della risorsa energetica (60% dei consumi da fonti rinnovabili), che verrà alimentata, oltre che dai 480 pannelli fotovoltaici che rivestiranno la copertura (con una capacità di produzione di 160 kwp), anche da pompe di calore.
Il lavoro è stato affidato alla Aevv Impianti del gruppo Acsm Agam, che si è aggiudicata il bando del Comune di Varese con Progetto Nuoto che si occuperà della gestione sportiva del complesso per i prossimi 30 anni. L’investimento è di circa 9 milioni di euro.
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Si è parlato e si parla di questo benedetto Palaghiaccio…purtroppo da tempo immemorabile. Dopo tanta “oratoria”, ora qualche “piccolo fatto” compare…solo ora però, da quanti anni se ne reclama la ristrutturazione? Come al solito dobbiamo ringraziare (solo e sempre secondo il Vs. modo di proporre servilmente la notizia) la Giunta Comunale sempre attenta e puntuale (ecc., ecc., ecc.)…quando non serve però, o meglio, esclusivamente quando necessita per fini elettorali.
Scritto ciò, direi di spostarci più a nord di soli 100km e più precisamente ad Ambri (CH), frazione di Quinto paese della Leventina (1.050 abitanti ca.).
La Valascia, conosciuta pista di hockey dove gioca l’altrettanto famoso Ambri Piotta (Lega nazionale A), va ristrutturata (dopo quella parziale del 2007), ma non conviene, si decide quindi di costruirne un’altra. Dopo un paio di anni e qualche lecita discussione, l’intervento vale ca. Frs. 48.000.000 (ricevuti da finanziamenti pubblici e privati), un Consorzio operativo parte con i lavori il 29 aprile 2019. Si va a demolire inizialmente l’Hangar 6 del vecchio aerodromo (quindi una riconversione edilizia!), successivamente effettuare lo scavo, poi si procede all’edificazione dell’impianto su studio progettuale dell’Archistar Mario Botta (mica pizza e fichi!) esattamente il 29/07/19. Il 15/01/21 viene “chiuso” il tetto, con soli 2 giorni di ritardo (sic!) rispetto alla tabella di marcia. Il termine di consegna dell’opera sembra sia a fine agosto 2021: palazzo multifunzionale da 6.775 posti (come il codice postale di Ambrì) tutti a sedere tranne nella curva ospiti e in quella dei tifosi biancoblu. Una capienza esattamente di 6 volte in più (!) rispetto al ns. Palaghiaccio (1.100 posti, scrivete nell’art.), per 1.050 abitanti contro gli 80.000 di Varese città!!!
A questo punto, non mi si venga a sbattere in faccia la solita retorica: “Ma quella è la Svizzera…il Palazzo è ex-novo…lì ci sono i soldi…ecc.,ecc.”. Volere è potere a tutte le latitudini, soprattutto quando nel mezzo c’è anche l’attività lavorativa di parecchi operatori del settore e di gente come il sottoscritto che, dato l’eccessivo protrarsi della tempistica, ha dovuto riporre nel cassetto (forse definitivamente) i propri sogni di collaborazione con i gestori della struttura. Ma, se non l’avete ancora ben compreso, soprattutto in questo triste periodo storico, ai politici poco interessa lo sport se non quando sia per mettere in bella mostra la loro immagine.