Lo scambio di idee che crea valore: Insubria e ComoNExT presentano Contamination lab
Obiettivo del progetto è mettere in contatto studenti e dottorandi con aziende del territorio per promuovere la cultura dell'imprenditorialità, la circolazione delle idee e la nascita di soluzioni e start-up innovative
Ricerca e imprese uniscono le forze per lanciare nuovi progetti innovativi. L’Università degli studi dell’Insubria venerdì 21 maggio ha presentato “Contamination lab“, il progetto ideato insieme a ComoNExT, digital innovation hub e incubatore di startup certificato dal Ministero dello Sviluppo economico con sede a Lomazzo. Obiettivo dell’iniziativa è mettere in contatto studenti e dottorandi con aziende del territorio per promuovere la cultura dell’imprenditorialità, la circolazione delle idee e in questo modo la nascita di soluzioni e start-up innovative.
Studenti e dottorandi interessati potranno fissare un appuntamento con gli esperti di ComoNExT per presentare la loro idea innovativa. In questo primo incontro si vedrà se l’idea possa avere valore dal punto di vista economico. In questo caso si fisserà un secondo incontro, per iniziare a instaurare rapporti con l’università e altre aziende in modo da mettere a punto o potenziare i vari elementi dell’iniziativa, in vista dell’eventuale lancio di una nuova start-up. Il calendario degli incontri si può consultare sul sito dell’Università dell’Insubria a questo link.
«Ho spinto molto per questo progetto – commenta Mauro Fasano, delegato del rettore dell’Insubria per l’innovazione e il trasferimento tecnologico – già dal mio insediamento. Ricerca, didattica e coinvolgimento del territorio: queste sono le missioni del Contamination lab. In questo modo vogliamo trasferire alla collettività il valore che l’università produce attraverso la ricerca».
«In quest’ottica – aggiunge Fasano – l’imprenditorialità non è il fine ma il mezzo. Per valorizzare la ricerca è necessario ribaltare il paradigma del ricercatore che crea conoscenza solo all’interno dell’ambito universitario, e allargare la sua attività anche in collaborazione col contesto economico».
«La collaborazione con l’Insubria – racconta Stefano Soliano, direttore generale di Como NExT – è il concretizzarsi di un’idea di sistema che in Italia è sempre più difficile costruire. Abbiamo voluto lavorare con studenti e docenti per far capire soprattutto ai più giovani che una volta terminati gli studi non bisogna per forza cercare lavoro in un’altra azienda, ma si può fin da subito diventare artefici del proprio futuro».
«Abbiamo già avuto in passato – spiega Maria Cristina Porta, responsabile dei progetti e dei servizi di incubazione di Como NExT – diversi studenti provenienti da facoltà scientifiche e umanistiche che hanno presentato le loro idee per poi metterle in pratica attraverso le loro start-up. Grazie a Contamination-lab studenti e dottorandi possono entrare in contatto con una rete di aziende e contare su tante esperienze diverse per scoprire se le loro idee abbiano il potenziale di produrre valore all’interno del mercato».
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