Una mostra interattiva a villa Mirabello per raccontare la vita quotidiana all’isolino Virginia
Al via il rilancio del sito archeologico Isolino Virginia, con la mostra interattiva “La civiltà delle palafitte” a Villa Mirabello. A2A tra i grandi sponsor del progetto
Il rilancio del più antico sito palafitticolo dell’arco alpino, quello del lago di Varese e dell’Isolino Virginia, passa dalla mostra “La civiltà delle Palafitte“, che sarà visitabile dal 15 luglio 2021 a settembre 2022 nei Musei civici di Villa Mirabello.
La mostra è un grande omaggio all’isolino Virginia, che quest’anno festeggia i dieci anni dal riconoscimento come patrimonio mondiale dell’Unesco, all’interno dei “Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino”: attraverso installazioni interattive e l’utilizzo di nuove tecnologie per rendere visibile l’ambiente subacqueo e coinvolgere i fruitori, verranno ricostruiti ambienti e stili di vita, permettendo di sperimentare la vita quotidiana di 7000 anni fa in questi luoghi.
In particolare Villa Mirabello ospiterà due sale dedicate al sito archeologico, completamente riprogettate per una fruizione interattiva dei reperti scientifici, frutto del lavoro di oltre oltre 100 anni di studi.
La Sala del paleoambiente (sopra, il rendering) presenterà l’ambiente che caratterizzava il territorio varesino nel corso del Neolitico, epoca dei primi insediamenti palafitticoli, e i suoi cambiamenti fino alla fine dell’età del Bronzo, il periodo di massima presenza nella zona; mentre la Sala dell’aratro esporrà una ricostruzione di aratro dell’età del Bronzo, con l’illustrazione delle attività di sussistenza che permettevano la vita agli abitanti dell’epoca.
Ascolta il podcast di Varese4U:” alla scoperta dell’isolino Virginia”.
ISOLINO SOSTENUTO DA GRANDI E PICCOLI MECENATI
Tra i grandi sostenitori della mostra c’è la società A2A, che ha sposato il progetto proponendosi come sponsor. «E’ una mostra che ha l’obiettivo di dare il massimo valore a una testimonianza archeologica di grande importanza – spiega il sindaco Davide Galimberti – Il mecenatismo ha permesso all’Isolino Virginia di diventare un bene pubblico, grazie al lascito della famiglia Ponti. Ora il rilancio del sito archeologico può ripartire anche grazie a questo legame tra mecenati e beni culturali. Una sinergia che in altre città ha consentito negli anni alla massima valorizzazione di opere storiche di grande pregio».
Per sostenere dal basso il progetto di rilancio è attiva però anche una raccolta fondi grazie all’Art Bonus, l’incentivo fiscale che prevede una detrazione fiscale del 65% per i i privati che vogliano fare una donazione.
Introdotto nel 2014 a favore dei beni culturali, l’Art Bonus ha segnato una grande svolta per il rilancio del turismo culturale in Italia: attraverso donazioni di tutte le dimensioni, da grandi mecenati a semplici cittadini, è stato possibile sostenere interventi a favore di beni come Arena di Verona, Teatro alla Scala, Teatro Regio di Parma, Museo Egizio di Torino, Teatro Donizetti di Bergamo e altri ancora. Anche Varese segue questo percorso, per promuovere un bene archeologico rappresentativo del territorio.
«Ringrazio la società A2A – conclude Galimberti – tra i grandi sostenitori del progetto di valorizzazione, che offre un ulteriore importante impulso. Ringrazio inoltre tutti i varesini che, grazie all’incentivo dell’Art Bonus, hanno iniziato a dare il proprio contributo grazie a questa forma di micro finanziamento collettivo. E’ questo un modo per investire su un bene comune, portando direttamente sul territorio i benefici di una crescita culturale, turistica ed economica condivisa».
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