Nel cantiere del palaghiaccio di Varese per scoprire come diventerà
Siamo entrati nel cantiere del Palaghiaccio di Varese per vedere come procedono i lavori e capire cosa ci si deve aspettare, tra un anno, una volta conclusa la riqualificazione
Il tetto, quello pericolante per cui sono partiti i lavori, è ormai totalmente abbattuto. Ora è possibile distinguere la struttura di base che ha caratterizzato il palaghiaccio negli anni e si può capire più facilmente in cosa consisterà la sua ristrutturazione, i cui cantieri in via Albani sono iniziati da oltre un mese.
Per questo siamo entrati in cantiere per farci raccontare dall’Assessore all’Urbanistica Andrea Civati come procedono i lavori, e cosa ci si deve aspettare una volta conclusa la riqualificazione.
LA PISTA DEL GHIACCIO: STESSA DIMENSIONE, TECNOLOGIA PIU’ MODERNA
«Innanzitutto, questa è una ristrutturazione che mantiene la parte della pista del ghiaccio uguale, dimensionalmente, a quella originaria- spiega l’assessore all’urbanistica Andrea Civati-. La struttura originaria e gli spalti sono conservati come prima, benché ammodernati. Della parte pista del ghiaccio verrà rifatto a nuovo solo la copertura , che è stata infatti abbattuta»
Il nuovo tetto sarà costituito da pannelli solari: una scelta che permetterà al palazzetto di essere quasi indipendente dal punto di vista energetico. «Si tratterà di una struttura ad altissima efficienza energetica: l’azienda che si sta occupando della ristrutturazione (Un’associazione temporanea di imprese costituita tra la “AEVV Impianti” di Monza -società che fa parte del gruppo Acsm-Agam- e la “Progetto nuoto”, società sportiva dilettantistica di Milano che si occuperà della gestione futura, ndr) ci ha spiegato che riusciranno a riscaldare/raffreddarla utilizzando il differenziale termico. Cioè: il calore generato dall’impianto per raffreddare la pista del ghiaccio sarà recuperato per riscaldare la piscina».
Pista, spalti per 1500 posti e spogliatoi verranno ammodernati, ma resteranno nello stesso sedime originario. Tra le variazioni più importanti, c’è la realizzazione di spogliatoi pensati per sportivi disabili.
LO SPAZIO PISCINA CAMBIA E DIVENTA ANCHE PALESTRA E CAMPO DI PADDLE
Quello che cambierà maggiormente è lo spazio della piscina. La vasca in sé e per sé avrà le stesse dimensioni della precedente (25 metri per 12,5) ma una profondità da 1.40 a 1.55: una modifica già comunicata alle società e che ha un po’ sconcertato gli operatoti. «Queste però sono le misure previste dal Coni per il nuoto amatoriale, e questa sarà la vocazione della piscina -precisa Civati-. Originariamente questa struttura vedeva la piscina come uno spazio che serviva agli atleti del ghiaccio per fare altre attività. Non è mai stata una piscina da competizioni federale: per quella c’è sempre stata la comunale e la Robur. Noi siamo tornati alla funzione che ha sempre avuto».
Il volume della zona piscina sarà però aumentato: gli spogliatoi, più moderni, saranno al posto della vasca piccola, e nello spazio in più, ricavato da parte della preesistente area esterna, verrà realizzata una seconda vasca “ludica” per aquagym e altre discipline. Il soffitto delle piscina sarà abbassato, rispetto all’altissimo soffitto che aveva prima, e verrà ricavato un piano superiore, dove verrà ospitata una palestra con i suoi spogliatoi. La parte della piscina non avrà un tetto ad arco, come avviene nella parte della pista di ghiaccio: verranno ricollocati solo due degli archi rimasti dalla demolizione, che avranno una funzione piu che altro estetica, per dare continuità col resto del fabbricato. Il tetto sarà piatto e potrà così ospitare due campi di paddle, la nuova moda del momento.
Malgrado la maggiore dimensione dello spazio piscina ci sarà comunque un’area esterna verde a solarium: delle ampie vetrate permetteranno una grande interazione tra interno ed esterno.
“FINE LAVORI ENTRO LA FINE DELL’ESTATE 2022”
La spesa stimata per questi lavori è di 11.337.554,85 euro.
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