Il ricordo di Ciro Grassia: “Non c’è una persona a Varese che non possa dire che era un amico”

Tanti ricordi di amici e compagni di avventura politica. Il cordoglio del sindaco: "Questo maledetto covid ci ha portato via un amico, un padre e una persona che amava la nostra città"

Ciro Grassia

(Nella foto, Ciro Grassia tra Stefania Cipolat – a destra – ed Eleonora Paolelli – a sinistra)

«Pensavamo davvero che il peggio fosse passato: ieri sono passati i 90 giorni di ricovero, ci hanno spiegato tutti che aveva superato la prima fase e che lui aveva tirato fuori tutta la forza che aveva, era tornato il Ciro che lotta. Per questo ho pubblicato su Facebook quel post con tutte le sue foto e gli auguri di compleanno: speravo potesse arrivare fino a lui il nostro affetto, il nostro sostegno» a parlare, con la voce spezzata dal pianto, è Stefania Cipolat, amica da oltre vent’anni di Ciro Grassia, con cui ha condiviso gran parte della sua attività politica. «Ha sempre avuto la forza di un leone,  e nelle settimane era riuscito comunicare con i suoi ragazzi (Grassia ha quattro figli: Una giovane donna di 22 anni, e tre ragazzi adolescenti, ndr). Noi avevamo poche notizie ma i parenti ci facevano sapere che c’era in campo il Ciro che lotta. Purtroppo, nelle ultime ore ha avuto un tracollo, ed è finita così».

Stefania Cipolat ha conosciuto Grassia da giovane attivista: «Quando mi sono presentata nella sede di Forza Italia, che allora stava in via Leopardi, la prima persona che ho incontrato era lui. E lui sarebbe stato quello che avrebbe poi accompagnato “noi giovani” perchè era quello che più volentieri faceva i gazebo, e non si tirava indietro se c’era da volantinare di notte»

Quando Stefania ha cominciato a lavorare alla sua agenzia di comunicazione, si è occupata anche delle sue campagne elettorali: «L’ultima l’avevamo fatta noi e aveva come slogan “Un amico in comune“:  era esattamente lui, quello che lui rappresentava per la città. Io non credo ci sia una persona a Varese che non conosca Ciro, e che non dica di lui “era una brava persona, un amico”. Indipendentemente da ogni schieramento politico, di lui possono solo dire “era un amico” e aveva sempre una parola di incoraggiamento per tutti».

TANTI I RICORDI DI AMICI E COMPAGNI DI AVVENTURA POLITICA

Molte però sono le persone che hanno condiviso con lui un pezzo della sua vita sociale e politica, come il compagno di consiglio comunale Piero Galparoli: « Sono tristissimo: io e lui abbiamo sempre litigato politicamente, ma eravamo amici. Ed era già stato duramente colpito con la morte della moglie. E poi i figli, una tragedia»

«Sono molto dispiaciuto lo conoscevo da tanto tempo – ricorda invece  l’ex segretario cittadino di Forza Italia, Roberto Leonardi – Anche se non capitava da molto di vedersi, in passato avevamo condiviso progetti per la città. Ricordo quel periodo, siamo nel 2005, con grande affetto».

«Una notizia molto triste per Varese e per tutta la comunità di uomini e donne che partecipano alla vita politica della nostra città – ha commentato Marco Pinti – Con Ciro Grassia ci lascia una persona corretta, autentica e leale. Un uomo che viveva la sua dimensione pubblica a stretto contatto con le persone, sempre aperto al confronto e sempre pronto a fare la sua parte per migliorare nel concreto la vita dei cittadini. Per parafrasare uno dei suoi più fortunati slogan elettorali, Ciro era, per noi varesini, un vero e proprio “amico in Comune”».

IL CORDOGLIO DEL SINDACO

Anche il primo cittadino Davide Galimberti ricorda Grassia:«Sono veramente rattristato per la scomparsa di Ciro Grassia – spiega il sindaco – Questo maledetto covid ci ha portato via un amico, un padre e una persona che amava la nostra città per la quale, per anni, è stato impegnato in prima persona. La terra ti sia lieve caro Ciro».

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 18 Maggio 2021
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