Mattarella consegna il tricolore della Paralimpiadi nelle mani di Federico Morlacchi
Al Quirinale la cerimonia che ha coinvolto i quattro portabandiera azzurri: con il nuotatore luinese anche Bebe Vio mentre Elia Viviani e Jessica Rossi hanno ricevuto il vessillo olimpico
Le bandiere italiane che sfileranno nelle cerimonie inaugurali di Olimpiadi e Paralimpiadi sono passate quest’oggi – mercoledì 23 giugno – dalle mani del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a quelle degli atleti incaricati di aprire la rassegna delle nazionali azzurre.
Tra questi ultimi, anche un varesino, il nuotatore di Luino della PolHa Federico Morlacchi, nominato portabandiera dal movimento paralimpico insieme a Bebe Vio (scherma), mentre Jessica Rossi (tiro a volo) ed Elia Viviani (ciclismo) saranno gli alfieri dell’Italia olimpica. (foto Comitato Paralimpico)
La cerimonia è avvenuta al Quirinale dove Mattarella ha accolto gli atleti spiegando come «la consegna del Tricolore è un’occasione di festa non solo per lo sport italiano ma per l’intera comunità nazionale. Avete lavorato tanto e compiuto enormi sacrifici per arrivare a questo appuntamento con la giusta preparazione – ha proseguito il Presidente – e sono certo che le Olimpiadi e le Paralimpiadi sapranno mandare un messaggio di speranza, con la consapevolezza che le sfide più grandi si vincono solo se riusciamo a fare squadra».
Mentre il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, ha voluto omaggiare con le sue parole il grande Alex Zanardi, il “nostro” Federico Morlacchi ha espresso così la gioia per la nomina a portabandiera: «È un onore ma anche una grande responsabilità perché essere il portabandiera non vuol dire solo essere i primi a entrare ma anche essere da guida. Dedicheremo questi Giochi a tutti coloro che hanno perso una persona cara durante la pandemia, ma anche a tutti quelli che, in questo periodo, hanno lottato per salvare quante più vite umane possibili. Abbiamo il potere, tramite lo sport, di far ripartire il Paese».
«Questa bandiera rappresenta tanto – ha detto invece Beatrice “Bebe” Vio – è un onore immenso, qualcosa di magico. Rappresenta la bellezza di questo Paese e la fortuna di farne parte. Rappresenta la mia canzone preferita, che è il nostro inno, che mi emoziona ogni volta che lo ascolto».
Per il presidente del Coni, Giovanni Malagò, i Giochi di Tokyo 2020 (è stata mantenuta la denominazione originale ndr) saranno «I più belli di sempre. C’è grande aspettativa, non solo sull’evento dei Giochi ma in generale sul movimento sportivo, che ritengo uno straordinario elemento di coesione nazionale».
Il luinese Federico Morlacchi portabandiera con Bebe Vio alle Paralimpiadi
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