
Dopo 14 anni riattivata la Conferenza dei comuni e delle comunità montane
Era dal 2007 che non si riuniva, un passo necessario per la revisione del Piano territoriale di coordinamento provinciale. La Conferenza ha eletto alla presidenza Mattia Premazzi sindaco di Venegono Inferiore

È stata riattivata la Conferenza dei comuni, delle comunità montane e degli enti gestori delle aree regionali protette, un organismo che ha funzioni consultive e propositive nell’ambito delle materie attinenti al territorio e all’urbanistica.
Era dal 2007 che la Conferenza non si riuniva: nonostante la riforma delle Province abbia portato ad una rappresentanza costante dei comuni in seno all’amministrazione provinciale, la riattivazione della Conferenza rappresenta un passo necessario per la revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale, che è stata avviata dalla Provincia nel 2017 a seguito ai cambiamenti intervenuti nella normativa urbanistica regionale. La Conferenza è infatti competente a rendere un parere obbligatorio sul piano prima dell’adozione dello stesso da parte del Consiglio provinciale.

Per l’avvio della procedura si sono riuniti a distanza 51 enti, tra comuni, comunità montane e enti gestori delle aree protette. Ad avviare i lavori il presidente Emanuele Antonelli che ha ringraziato gli enti per aver colto l’importanza di questa convocazione «che non è solo un passaggio formale, ma avrà un ruolo significativo per il futuro del territorio provinciale e per la valorizzazione dell’ambiente».
Il presidente ha colto l’occasione per ringraziare il dirigente dell’Area tecnica Gabriele Olivari e tutto il personale del settore per il lavoro prezioso che sta svolgendo con competenza e professionalità. La presentazione dell’attività di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale è stata curata da Marinella Colombo. La consigliera delegata al territorio si è soffermata soprattutto sull’obiettivo principale del piano, l’adeguamento alle politiche regionali di contenimento del consumo del suolo, che deve trovare un giusto equilibrio tra sviluppo e tutela ambientale.
La revisione si propone anche la salvaguardia degli ambiti per l’attività agricola di interesse strategico e la ridefinizione della Rete Ecologica Provinciale con l’integrazione della Rete Verde Provinciale. La Rete Ecologica, sviluppata nel 2007 come strumento di indirizzo e dunque di secondaria importanza per la pianificazione locale, oggi rientra nell’elenco delle principali tematiche con cui i piani locali devono rapportarsi. Si tratta quindi di un radicale cambiamento di approccio, innescato dalle politiche europee che promuovono la salvaguardia del capitale naturale e dei servizi ecosistemici ad esso associati, mediante lo crescita delle infrastrutture verdi e del modello generale di sviluppo della green economy. «C’è tanta carne al fuoco – ha concluso Colombo -, con la riattivazione della conferenza possiamo arrivare alla conclusione del percorso di revisione e al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissi».
Come primo atto, la Conferenza ha eletto alla presidenza Mattia Premazzi, sindaco di Venegono Inferiore, che avrà funzioni di rappresentanza dell’organismo e curerà l’organizzazione dei lavori. «Ringrazio molto tutti i rappresentanti dei comuni per avermi conferito l’incarico di presidente – ha sottolineato il neo presidente –, sono pronto a impegnarmi per questo tavolo che ritengo molto importante per raccordare le necessità e i bisogni dei territori alle normative del Piano Territoriale Regionale».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
mike su La neve in montagna continua a sciogliersi. Contro la siccità si aspetta la pioggia
Felice su La festa "techno" nei boschi di Lonate Ceppino causa proteste
Rolo su Pullman in sosta con i motori accesi, la segnalazione e la risposta di Autolinee Varesine
lenny54 su "C'è del dolo nelle modifiche al Superbonus"
Felice su Architetti, geometri, ingegneri e costruttori all'unisono: "Da Super Bonus a Super Malus"
Felice su Dentro la loggia del Battistero di San Giovanni a Varese restituita alla città
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.