Palazzo Estense dovrebbe ricordare la professoressa Anna Bonomi
di Pierfausto Vedani
Il nucleo antico di Como, abitato da quasi duemila anni, si affaccia sul lago mentre gli altri tre lati del grande quadrato del centro città sono protetti da mura che sono affiancate da grandi viali ombreggiati, riservati ai pedoni. In alcuni punti i pedoni sono ben protetti anche da magnifici alberi che ne fanno un luogo adatto per passeggiare. E proprio lungo il grande viale dedicato alla nostra città, Como ha realizzato due tranquille e belle passeggiate dedicate a due grandi educatori delle generazioni del ‘900: Paolo Maggi e Giacomo Sfardini.
Furono due persone meravigliose che ebbi la fortuna di avere come indimenticabili docenti e maestri di vita al lineo classico lariano. Mi sembra che l’iniziativa potrebbe suggerirne una analoga da noi e per una ragione semplice: è giusto ricordare che anche giovani e anziani studenti di casa nostra abbiamo avuto nelle scuole docenti indimenticabili.
Io faccio un solo nome perché sono approdato a Varese all’inizio degli Anni 60 e quindi la conoscevo poco, nonostante fosse la città dei miei nonni paterni. Sono nato a Milano e sfollato a Como nel ’42. Quindi, arrivato a Varese, non avevo una grande conoscenza né dei luoghi e tantomeno dei personaggi bosini, ne apprezzavo però il quieto vivere e conoscevo bene la sua presenza nel mondo internazionale dell’industria e dello sport. Del ribollire infernale della Casa dello sport sapevo tutto. Spesso andavo a gustarmi partite di basket accolto sempre con simpatia da un gruppo di colleghi capitanati da persone indimenticabili come Mario Lodi ed Ettore Pagani.
Non sono dunque in grado di proporre il ricordo di professori che hanno formato i dirigenti del futuro varesino, so che la scuole – in particolare i due licei, classico e scientifico – ha avuto docenti di storia molti bravi, invece ho potuto ammirare la professoressa Anna Bonomi che ha educato generazioni di giovani all’attenzione e all’amore per il teatro.
Non crederò mai ai ballisti politici oggi in azione a Milano e a Roma: si può invece sperare che Palazzo Estense trovi il modo di ricordare con semplicità e a costo zero docenti che hanno preparato molti giovani a creare e magari guidare il boom varesino del secolo scorso, prima cioè che arrivassero gli attuali sfasciacarrozze.
Già, basta guardare che cosa hanno fatto di una sanità che era vista come un approdo sicuro da molti anziani e da chi non aveva i soldi per curarsi negli anni del tramonto. Meno posti letto per ammalati e anziani, salvi i soldi per gli stipendi dei politici e per le casse dei partiti.
Chissà, forse Grillo ha ragione a mandarli a quel paese, tanto più che i suoi celebri vaffa non sono più reato: sono anni che lo ha deciso la magistratura, altra istituzione in difficoltà.
Così oggi viviamo male. E accadrà sino a quando, votando, sbaglieremo scheda.
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