Valli del Verbano: Comunità montana studia le potenzialità del nuovo turismo “dolce”
Non solo Lago Maggiore ma anche sviluppo turistico delle valli per un'offerta turistica “destagionalizzata e di media permanenza“. Un'analisi frutto di lunghi studi che verrà presentata a Palazzo Verbania
Si parla del Nord del Varesotto e in mente arriva subito il Lago Maggiore e le sue spiagge come principale punto di attrazione e richiamo turistico.
In realtà i diversi motivi storici che hanno preservato la natura delle valli e dell’entroterra fra Valcuvia e Luinese rappresentano un nuovo e possibile volano di sviluppo turistico per l’Alto Varesotto, perlomeno quella parte occidentale che corrisponde al territorio della Comunità Montana Valli del Verbano (nella foto, uno scorcio della Valcuvia, foto Foina).
È quanto emerge da uno studio che verrà presentato il prossimo 26 luglio a Luino a Palazzo Verbania dove la Comunità Montana illustrerà il Piano di Sviluppo turistico integrato Valli del Verbano, documento elaborato in collaborazione con il Consorzio Irecoop Alto Adige Sudtirol, società che si occupa della formazione e dello sviluppo dell’economia in Trentino Alto Adige. Il percorso di analisi si è avvalso anche dei ricercatori dell’Università di Trento e della società Campomarzio che unisce esperienze pratiche e teoriche nei campi dell’architettura, dell’urbanistica, della ricerca e della comunicazione visiva, per produrre progetti e strategie per clienti pubblici e privati.
«Le prossime fasi del percorso» afferma l’Assessore all’ambiente e Turismo della Comunità
Montana Gianpietro Ballardin «vedono il coinvolgimento del Politecnico di Milano-Polo Territoriale di Lecco e dell’Università dell’Insubria in un lavoro di ricerca e analisi su importanti tematiche territoriali: i servizi di trasporto pubblico e le infrastrutture, la condizione urbanistica, lo studio del dismesso, lo stato dei flussi turistici, l’analisi delle disponibilità che coinvolgono la complessità del territorio, alla costruzione concreta di un progetto partecipato sullo sviluppo condiviso».
IL PIANO
A seguito dei diversi incontri tecnici e istituzionali svolti in periodo pre-pandemico si sono raccolte da parte degli stakeholder le indicazioni utili che hanno permesso di elaborare le strategie del piano che, insieme ai dati raccolti costituiscono il documento di Piano: con questo primo lavoro la Comunità montana si muove per dare prospettiva al suo futuro.
Attraverso lo studio si analizza la condizione territoriale a seguito della progressiva chiusura di molte delle attività produttive sparse sul territorio ed il ridotto numero di nuove imprese oggi iscritte al registro della Camera di Commercio.
Lo studio evidenzia altresì la condizione di spopolamento determinata anche dal progressivo abbandono delle terre alte, analizza la sua importante condizione rilevando le potenzialità che possono trovare spazi di sviluppo, sia dal punto di vista lavorativo, sia per la sua qualità paesaggistica e relazionale determinata dalla condizione montana, valliva e lacuale che, ad esempio, una metropoli non può offrire. Sempre lo studio rileva come la vicinanza a Malpensa e Milano possa essere una delle condizioni che può aprire la possibilità di riconsiderare il territorio della Comunità come un luogo potenzialmente molto attrattivo che può caratterizzarsi per le sue condizioni di vivibilità e stili di vita sostenibili, in particolare, nello scenario del post-pandemia, in cui il contesto della Comunità delle valli del Verbano può offrire spazi inesplorati in cui svolgere attività all’aperto, luoghi da scoprire non troppo affollati e paesaggi da attraversare a stretto contatto con la natura, utilizzando una mobilità dolce e sostenibile.
IL PROGETTO
Il progetto che la Comunità Montana sta sviluppando nella complessità dei suoi percorsi, si muove nell’obiettivo di un lavoro condiviso con i Comuni e le categorie più rappresentative ed economicamente interessate e si pone quale obiettivo la ridefinizione di un’immagine specifica che identifichi il territorio attraverso le sue peculiarità, superando l’immaginario legato
esclusivamente alle località turistiche del Lago Maggiore e inserendo l’ambito vallivo come parte integrante di una caratteristica del territorio, nella creazione di contesti di accoglienza adatti alle fasce di utenti over 65, sia di provenienza nazionale che internazionale, nella valorizzazione di un target che sappia intercettare un afflusso turistico organizzato, di media permanenza e destagionalizzato, rendendo possibile anche la riattivazione ed il potenziamento delle strutture ricettive presenti sul territorio. Anche il contesto del lago ha tutte le potenzialità per diventare un’attrazione di primo piano in quanto il territorio, si pone a cavallo tra il Lago Maggiore e la Ciclovia Euro/Velo 5. quindi anche le aree interne della Comunità Montana, attraverso questa concreta progettazione di sistema, potrebbero trovarsi, per la prima volta, al centro e non ai margini di una nuova offerta turistica provinciale.
La presentazione si terrà lunedì 26 luglio a partire dalle 20.30 nella splendida cornice di Palazzo Verbania e potrà essere seguita anche in diretta streaming collegandosi http://luino.civicam.it/
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