Favara riconosce la cittadinanza onoraria a Calogero Marrone
«Con il loro voto unanime, i consiglieri comunali hanno voluto rendere onore all' illustre concittadino, accogliendo e facendo propria l’istanza avanzata, il 28 novembre 2019, dall’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone e dall’A.N.P.I.»
Il Comune di Favara – nella seduta consiliare di mercoledì 12 maggio scorso – ha conferito a Calogero Marrone la cittadinanza onoraria per aver salvato, durante l’invasione tedesca dell’Italia, la vita di centinaia di ebrei e antifascisti.
«La massima assise comunale ha preso atto della deliberazione della giunta comunale, guidata dalla sindaca Anna Alba, con la quale proponeva il conferimento della cittadinanza onoraria all’illustre concittadino che ha sacrificato la propria vita pur di salvare i fratelli ebrei e gli antifascisti – si legge in un comunicato -.
Tale ambìto riconoscimento segue di alcuni anni un’altra importante attestazione, il Premio Benemerenza “Città di Favara”, assegnato dal sindaco, Rosario Manganella e dal suo esecutivo.
Nel febbraio scorso, il consiglio di Istituto del Liceo Martin Luther King, diretto dalla dirigente scolastica, Mirella Vella, ha intitolato l’Aula Magna (spesso sede di incontri educativi e storici sulla figura di Calogero Marrone) al nostro eroe, figlio di due Città: Favara e Varese tra loro accumunate, non solo dalla figura e dallapersonalità di Marrone, ma anche dalle due istituzioni locali attraverso un gemellaggio tra i due Comuni, perfezionato con atti deliberativi ufficiali delle due amministrazioni.
Nell’atto deliberativo della Giunta municipale vengono giustamente citati gli storici Franco Giannantoni ed Ibio Paolucci che hanno avuto il merito, attraverso le loro ricerche storiche, di farci conoscere questa pagina di storia partigiana ed umana: senza di loro nessuno, molto probabilmente, avrebbe saputo nulla.
La Cittadinanza onoraria è stata votata all’unanimità dal Consiglio comunale, convocato dal suo presidente, Salvatore Di Naro, che ha voluto tributare il proprio apprezzamento e sottolineare il giusto e meritato riconoscimento al proprio concittadino che – durante la sua permanenza a Favara – aveva rifiutato di prendere la tessera del partito fascista, malgrado le angherie e i soprusi del Commissario di sicurezza, Crocchiola.
Quest’ultimo, giurò che gliela avrebbe fatta pagare. E così fece: con una accusa falsa e priva di fondamento, il 24 aprile 1926, fece arrestare Marrone, nel corso di una retata, nella quale finirono anche due altri persone e un gruppo di delinquenti comuni.
Questo ulteriore fatto lo segnò duramente e lo spinse ad andare via dalla sua terra natìa.
L’occasione propizia gli si presentò, grazie alle informazioni di due compaesani, che lo informarono che il Comune di Varese aveva bandito un concorso per l’assunzione di tre posti di applicato.
Era quello che aspettava. Partecipò al concorso, lo vinse e, nel 1931, si trasferì con tutta la famiglia: moglie e quattro bambini.
Nel giro di poco tempo, apprezzato per le sue capacità e l’attaccamento al lavoro, divenne capo dell’Ufficio anagrafe e carte di identità.
Qui sprigiona tutta la sua umanità, aiutando centinaia di fratelli ebrei e gli antifascisti dalla repressione nazifascista, rilasciando loro carte di identità falsificate per evitare gli arresti ed i campi di concentramento. Il suo antifascismo cresceva di giorno in giorno e si manifestò con l’adesione al Gruppo partigiano “San Martino” di Varese.
Un delatore, rimasto anonimo, informò le autorità competenti.
A quel punto il sindaco Castelletti, prima lo sospese e poi lo licenziò. Marrone venne arrestato dai tedeschi ed infine condotto nel campo di sterminio di Dachau, dove morì il 15 febbraio 1945.
Questa la storia di Marrone che, con il loro voto unanime, i consiglieri comunali di Favara hanno voluto ricordare per rendere onore al nostro illustre concittadino, accogliendo e facendo propria l’istanza avanzata, il 28 novembre 2019, dall’Istituto Studi e Ricerca Calogero Marrone e dall’A.N.P.I.
Nella delibera tra l’altro, si legge “… che il conferimento della Cittadinanza Onoraria del Comune di Favara alla memoria del Giusto tra le Nazioni, Calogero Marrone possa costituire un giusto e doveroso riconoscimento ad un figlio di Favara, trasformatosi in eroe per aver salvato da morte certa, mediante la falsificazione dei documenti tanti cittadini ed ebrei”. E ancora “…. l’importanza di far conoscere la figura di Calogero Marrone alle giovani generazioni anche attraverso un pubblico riconoscimento ai posteri per manifestare sentimenti di gratitudine di tutta la Città di Favara nei confronti di un semplice impiegato, diventato Giusto tra le Nazioni nel 2012”».
La cerimonia ufficiale di consegna della pergamena avverrà in una data che sarà concordata con i familiari del “Cittadino Onorario” e con i Presidenti dell’Istituto Calogero Marrone, Rosario Manganella e dell’Anpi, Carmelo Castronovo.
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