Video rivela un gran via vai nel giardino del Palace Grand Hotel di Varese
Lo storico hotel varesino ha aderito al progetto "SevatiCittà: la fauna in ambiente urbano" e grazie alla fototrappole si è scoperta un'intensa vita selvatica sul Colle Campigli
I gestori del Palace Grand Hotel Varese si sono dimostrati molto disponibili e sono entrati a fare parte del progetto dell’Università dell’Insubria «SelvatiCittà: la fauna in ambiente urbano», che vede i ricercatori dell’ateneo varesino, promotori della ricerca, accanto al Comune di Varese e al nostro giornale, media partner.
Ecco cosa hanno ripreso le fototrappole ubicate nel giardino dell’Hotel in cima a Colle Campigli, in pieno centro città:
Oltre agli immancabili scoiattoli rossi, sono stati immortalati anche allocchi, falchi pecchiaioli e volpi…una interessante biodiversità per questo angolo verde della città, un giardino decisamente animato da una ricca vita notturna selvatica!
Ma cos’è di preciso SelvatiCittà?
Punto di partenza dello studio è la reazione della fauna alla trasformazione degli habitat e dei paesaggi a seguito dell’urbanizzazione, che ormai da secoli ha ridotto la diversità biologica. Le specie più esigenti da un punto di vista ecologico, come le aquile o le martore, stanno distanti dalle città, mentre le specie più plastiche riescono ad adattarsi e sanno utilizzare a loro favore habitat frammentati, per esempio le aree verdi che si intervallano agli insediamenti umani.
In particolare «SelvatiCittà» analizza gli insediamenti stabili di scoiattoli rossi nella città di Varese, partendo dal dato di fatto – come spiega lo zoologo dell’Insubria Adriano Martinoli – che la loro vita è senz’altro più stressata rispetto a quella dei “cugini” del Campo dei Fiori, perché se è vero che probabilmente hanno un minor carico parassitario e più cibo a disposizione, sono anche più infastiditi dal traffico e dalla presenza dell’uomo». Potete approfondire cliccando qui e leggendo l’articolo di presentazione del progetto, mentre di seguito trovate la video presentazione con tutti i soggetti coinvolti nella fase iniziale:
Ognuno di noi può partecipare
Negli scorsi mesi sono state posizionate molte fototrappole e mangiatoie in diversi parchi pubblici (quali Villa Toepliz e Villa Baragiola) insieme a cartelli informativi che avvertono i visitatori circa ciò che sta accadendo, della presenza di strumenti di rilevamento e che rivolgono un inivito a tenere gli occhi aperti per seganalare eventuali avvistamenti. Perché SelvatiCittà è anche un progetto di Citizen Science, chiunque può (anzi è caldamente invitato) a partecipare alla raccolta di dati preziosi ai fini della ricerca.
Si sono così potuti collezionare molteplici video di tassi e martore, foto di caprioli, cinghiali e cervi. Eccone uno proveniente da Villa Baragiola:
Così come tanti sono stati i contribuiti dei nostri lettori, che hanno permesso di parlare di temi importanti quali per esempio la presenza di specie “alloctone”, invasive, e della minacce che rappresentano per l’ecosistema.
«SelvatiCittà: la fauna in ambiente urbano» coinvolge ricercatori e studenti dei corsi in Scienze dell’ambiente e natura e Scienze ambientali, del master Fauna HD, del corso di Storia e storie del mondo contemporaneo che si occupano di human dimension e del Centro di ricerca in Mass media e società: storia e critica dell’opinione pubblica: un lavoro coordinato affinché i dati scientifici possano essere non solo raccolti ma anche comunicati con efficacia. Per questo è stata attivata una collaborazione con VareseNews per favorire la cosiddetta «citizen science»: tutti i cittadini possono dare un contributo al monitoraggio della fauna in città con segnalazioni, avvistamenti, fotografie che saranno pubblicate sui canali del nostro giornale.
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