
I frontalieri incontrano il consigliere Pullara: “Un assessorato a Varese per chi lavora tra Italia e Svizzera”
Tra le richieste dell'Associazione Frontalieri Ticino AFT ci sono anche la creazione di un tavolo bilaterale permanente e di uno sportello per chi lavora a cavallo del confine

Ieri una delegazione dell’Associazione Frontalieri Ticino AFT ha incontrato Giuseppe Pullara, consigliere uscente, capogruppo di Italia Viva e prossimo candidato al Comune di Varese con la lista “Lavoriamo per Varese con Galimberti Sindaco”.

Sul tavolo della discussione sono stati posti diversi temi, come la costituzione di un assessorato con deleghe dedicate al lavoro frontaliere ed a tutta l’economia che lo riguarda, il supporto e la partecipazione all’iter per la ratifica del nuovo accordo fiscale, la costituzione di un tavolo permanente bilaterale per le tematiche transfrontaliere sull’asse Varese – Bellinzona, la partecipazione e definizione degli investimenti per il miglioramento della mobilità tra i due lati del confine, una commissione bilaterale per la ridefinizione e la gestione dei ristorni, assistenza permanente fiscale e socio – sanitaria, l’istituzione di uno sportello permanente di consulenza per i frontalieri».
L’Associazione Frontalieri Ticino AFT è «estremamente soddisfatta per la sensibilità e l’apertura dimostrate dal consigliere Giuseppe Pullara che a sua volta si è detto convinto che dette tematiche, in caso di conferma dell’attuale Sindaco Galimberti, verranno inserite nel programma di governo della città per il prossimo quinquennio».
L’Associazione continuerà anche nelle prossime settimane ad esplorare ogni possibile forma di dialogo con tutte le forze politiche, in particolar modo con i comuni che si recheranno al voto nel prossimo autunno, per inserire gli stessi punti sollevati con il consigliere Pullara. Già nelle scorse settimane, con successo, gli incontri sono avvenuti anche in altri comuni di zona frontaliera. «Il frontalierato è oggi nelle nostre zone una fonte preziosa di indotto non solo economica ma di competenze e di professionalità e riteniamo debba essere tutelato e rappresentato in maniera significativa» ha concluso la nota dell’Associazione Frontalieri Ticino AFT.
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