La vecchia ferrovia di Induno Olona diventa ciclopedonale con parco giochi e area cani
Sono iniziati i lavori per l'ultima parte del progetto di trasformazione urbana legato alla nuova ferrovia Arcisate Stabio, che prevede la realizzazione di una pista ciclabile e di un nuovo parco urbano
A Induno Olona sono iniziati i lavori per l’ultima parte del progetto di trasformazione urbana legato alla nuova ferrovia Arcisate Stabio, che prevede la realizzazione di una pista ciclabile lungo il vecchio tracciato della ferrovia, e la realizzazione di un nuovo parco urbano che collegherà la zona della stazione con il rione di San Salvatore, verso Arcisate.
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«Tutte aree “strappate” al vecchio sedime ferroviario che oggi corre interrato – dice il sindaco Marco Cavallin, che ha pubblicato le mappe del progetto – e che andranno a regalare a quell’area del paese densamente urbanizzata un nuovo enorme parco urbano».
I lavori per la realizzazione della pista ciclopedonale che metterà in collegamento le due zone del paese e che si collegherà in futuro con la ciclabile della Valceresio, sono già iniziati in zona Campi Maggiori/via Arno, e proseguiranno in direzione della galleria, dove correrà il tratto finale della pista prima di raggiungere il parco della stazione.
Sono stati avviati in questi giorni anche i lavori per la creazione di un’area destinata a parco giochi nella zona di San Salvatore e dell’area cani nella zona di via Gritti, spazi che affiancheranno la nuova pista ciclabile e faranno parte del nuovo parco urbano.
«Per Induno Olona si tratta di un momento epocale – aggiunge Cavallin – Un vero cambiamento di prospettiva nel modo di vivere il paese, una novità che aumenterà la qualità della vita degli indunesi, e non solo di quelli che vivono nella zona interessata. Come amministrazione siamo orgogliosi di guidare questa operazione di riqualificazione urbana che ha fatto arrivare in paese fondi dalla Regione Lombardia e da Rete Ferroviaria Italiana per oltre 660mila euro. La lunga corsia verde in fase di realizzazione darà ossigeno e spazio a tutto il paese; una zona ampia, riqualificata e utile, dove sarà bello passeggiare o andare in bici, riscoprendo prospettive dimenticate o mai viste prima».
In questi anni, spiega il sindaco, Induno ha aumentato in maniera decisiva la propria dotazione di verde pubblico, quasi raddoppiandolo: «Non si tratta di due alberelli piantati qua e là, ma di una vera rivoluzione “green” che abbiamo concepito con lungimiranza, perseguendola con ostinazione anche quando ad alcuni sembrava velleitaria, andando a caccia di finanziamenti importanti e idee intelligenti, chiamando a raccolta la cittadinanza per sentire le proposte costruttive di tutti».
Una rivoluzione verde che avrà anche dei costi: «Nei prossimi anni il bilancio del Comune dovrà registrare stabilmente questo cambio di prospettiva – conclude Cavallin – contemplando lo stanziamento delle risorse per l’adeguata manutenzione di questo grande e aumentato patrimonio verde che si ritrova ad avere: un impegno che mi sento di assumere con determinazione e serenità, dopo essermi battuto per anni insieme alla mia squadra di assessori, affinché Induno potesse vivere questa grande stagione di riqualificazione urbana all’insegna del verde pubblico».
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