Una mozione contro la violenza alle donne al consiglio comunale di Varese
Il documento firmato da Giuseppe Pullara e Guido Bonoldi chiede di "mettere in campo risorse finanziarie per contrastare la violenza economica"
In occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per il 25 novembre, il gruppo consiliare “Lavoriamo per Varese”, ha presentato una mozione che vuole sensibilizzare l’opinione pubblica e mettere in atto azioni concrete per eliminare questa piaga purtroppo molto diffusa anche sul territorio.
Nella mozione si chiede un impegno «A mettere in campo le politiche e le risorse necessarie, volte ad implementare progetti e percorsi di educazione finanziaria per le donne vittime di violenza, al fine di prevenire e contrastare la violenza economica, nonchè di favorire l’autonomia, l’empowerment e l’integrazione lavorativa delle donne, nella fase di uscita dall’esperienza di violenza».
Nel documento firmato dai consiglieri di Lavoriamo per Varese, Giuseppe Pullara e Guido Bonoldi, si spiega: «C’è una forma di violenza attraverso cui si esercita il potere maschile nelle relazioni di coppia, di cui poco si parla ma che è molto diffusa e talvolta difficile da riconoscere: la violenza economica. Questa è spesso una delle ragioni per cui le donne faticano a denunciare violenze in ambito familiare, soprattutto quando il partner detiene il potere economico, il controllo completo sulle finanze, sulle risorse familiari e sui figli. In tali situazioni, denunciando il partner violento e lasciando la relazione, le donne rischiano infatti di ritrovarsi senza una casa, senza risorse economiche, impossibilitate alla riorganizzazione materiale della propria vita, con la paura che le difficoltà economiche possano incidere anche nel rapporto con i figli; in tal senso gli strumenti di welfare a sostegno dei percorsi di libertà e autonomia delle donne rivestono un ruolo importante. Per questo confidiamo che la nostra mozione possa trovare pieno consenso in consiglio. Ed è in questa direzione che va l’iniziativa fortemente voluta dalla ministra Bonetti e sostenuta dal parlamento, di istituire il cosiddetto Reddito di libertà: un aiuto economico mensile per le donne che subiscono violenza, al fine di sostenere lo sviluppo di un progetto di vita indipendente. Questa misura si affianca all’importante lavoro che fanno istituzioni, le forze dell’ordine, la magistratura, il personale sanitario, i centri antiviolenza, e il terzo settore nei percorsi di protezione e autonomia».
«Celebrare la giornata del 25 novembre con un impegno politico come la mozione, è prima di tutto un forte messaggio culturale – spiega Guido Bonoldi – Oltre a questo, ritengo che questi temi dovranno trovare spazio anche all’interno di quel grande obiettivo che in campagna elettorale abbiamo denominato “Varese in salute”. Serve un nuovo modello di welfare di comunità, che metta al centro la persona e tante vulnerabilità che spesso rimangono nascoste».
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