Studenti universitari visitano i depuratori di Alfa: “Uno stimolo ad esplorare nuove soluzioni operative”
Ricerca, innovazione e legame con il territorio: tre parole legano Università dell’Insubria e Alfa Srl, la società pubblica che gestisce in provincia il servizio idrico integrato. Negli scorsi giorni decine di studenti hanno visitato l'impianto di Varese-Pravaccio
Nei giorni scorsi diverse decine di studenti dell’Università degli Studi dell’Insubria hanno visitato, in due diverse occasioni, l’impianto di depurazione di Varese-Pravaccio, mentre un altro gruppo si recherà a giorni presso quello di Gavirate. Si tratta di ragazze e ragazzi iscritti al corso di laurea triennale in Ingegneria per la sicurezza del lavoro e dell’ambiente e al corso per la laurea magistrale in Ingegneria ambientale per la sostenibilità degli ambienti di lavoro.
“L’Università degli Studi dell’Insubria e, in particolare, i corsi di laurea triennale e magistrale – dice il presidente dei due corsi di laurea, Vincenzo Torretta – ha da anni una stretta e reciprocamente proficua collaborazione con i gestori degli impianti di trattamento. Questa collaborazione consiste nella partecipazione di Alfa ad attività organizzate dai corsi di laurea in Ingegneria, di carattere didattico (visite tecniche e stage di studenti presso i depuratori) o divulgativo (presenza a conferenze e convegni sulle tematiche attinenti alla gestione acque reflue). Analogamente, l’Ateneo costituisce da sempre un valido supporto tecnico per Alfa, per attività di ricerca applicata che possano avere implicazioni sul maggiore efficientamento degli impianti di depurazione.”
“È molto importante che Alfa collabori con le realtà formative del territorio – afferma Luca Lolaico, direttore delle Risorse Umane di Alfa – che sono un punto di riferimento culturale e di conoscenza. Vogliamo partecipare al percorso di crescita dei giovani talenti, per i quali rappresentiamo anche un possibile traguardo professionale. Inoltre, il rapporto con l’università fornisce inoltre uno stimolo per progetti e studi utili ad esplorare sempre nuove soluzioni operative che possono consentirci di migliorare il servizio ai cittadini e la qualità dell’ambiente.”
Opportunità per i ragazzi ma anche per l’azienda dunque, che mira a valorizzare la formazione locale e a fare la sua parte per fermare la “fuga di cervelli”, come quando presenta i suoi piani per il futuro. Piani che prevedono, fra le altre cose, la costruzione e l’apertura di un nuovo laboratorio (a Gavirate) che sia punto di riferimento in Italia sul tema dell’inquinamento da microplastiche, come spiegato dal presidente Paolo Mazzuchelli a Festival Glocal, durante l’evento “Polenta e Microplastica” che lo vedeva fra gli ospiti (qui il video della serata).
Per Cristiana Morosini, docente di Bonifica dei siti contaminati al corso di laurea triennale “Alfa ha già suoi rappresentanti nel Comitato d’Indirizzo del nostro corso di laurea e questa è una delle ragioni che ci consentono di predisporre, anche attraverso queste visite, un percorso professionalizzante per gli studenti, con una particolare attenzione all’approfondimento delle procedure relative allo studio dell’impatto ambientale.”
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