È caccia al tampone: test di autodiagnosi esauriti e lunghe code fuori da farmacie e laboratori
Agende piene nelle farmacie e nei laboratori che offrono il servizio. Il Presidente di Federfarma Varese annuncia l'arrivo del tampone di autodiagnosi per la vigilia di natale. Guida ai diversi test diagnostici
È caccia al tampone. Che sia molecolare, antigenico rapido o “fai da te”, la richiesta è schizzata alle stelle. Sono esauriti in farmacia e nei supermercati i test di autodiagnosi mentre le agende di chi li esegue sono piene da giorni.
I giorni prima di Natale si stanno rivelando per molti una corsa non più al regalo ma al tampone.
LUNGHE CODE NELLE FARMACIE CHE EFFETTUANO I TEST RAPIDI
Tutte le farmacie hanno registrato un’impennata di domande: « Rispetto al mese scorso abbiamo raddoppiato i test – spiega Luigi Zocchi presidente di Federfarma Varese – Se a novembre ogni farmacia, adereante al programma di screening del ministero, effettuava 1000 tamponi al mese, ormai viaggiamo oltre i 2000. Il telefono è impazzito, squilla in continuazione. Le persone chiedono e a volte si arrabbiamo perchè non trovano posto. Usano toni anche insolenti».
RICHIESTE QUINTUPLICATE NELL’ULTIMO MESE DI TAMPONI MOLECOLARI
Non va meglio negli ambulatori e laboratori privati o del privato accreditato. Anche per loro agende sempre molto piene da giorni: « Rispetto a novembre – commenta Claudio Pucci amministratore delegato del Centro Beccaria di Varese – le richieste si sono quintuplicate. Nelle ultime due settimane, poi, sono letteralmente esplose. Noi facciamo sia i test rapidi ma soprattutto facciamo i molecolari e sono proprio questi a essere richiesti. Abbiamo una domanda talmente elevata, che terremo aperto il punto in drive trough di Calcinate del Pesce anche domenica 26 dicembre. Le persone richiedono l’esame sopattutto perchè devono partire».
Anche l’agenda extra del 26 del Beccaria, aperta ieri, è già esaurita.
IN ARRIVO I TEST DI AUTODIAGNOSI
« Nella mia farmacia ho prenotazioni fino alla prima metà di gennaio – commenta il dottor Zocchi – clienti che devono rientrare al lavoro o che devono partire e vogliono assicurarsi il test per tempo. In queste ore, stanno arrivando i rifornimenti dei test in autosomministrazione. Tutto il sistema delle farmacie li aveva esauriti ma da domani, vigilia di Natale, si potranno di nuovo trovare».
GUIDA AI TAMPONI: COSA DICE IL MINISTERO
Quali sono i test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARS-CoV-2?
Attualmente sono disponibili i seguenti test:
- test molecolari
- test antigenici rapidi
- test sierologici.
I test molecolari su campione respiratorio nasofaringeo e orofaringeo restano, tuttora, il gold standard internazionale per la diagnosi di COVID-19 in termini di sensibilità e specificità. La metodica di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction) permette, attraverso l’amplificazione dei geni virali maggiormente espressi, di rilevare la presenza del genoma virale oltre che in soggetti sintomatici anche in presenza di bassa carica virale, pre-sintomatici o asintomatici.
I test antigenici rapidi rilevano la presenza di proteine virali (antigeni). Sono disponibili diversi tipi di test antigenico, dai saggi immunocromatografici lateral flow (prima generazione) ai test a lettura immunofluorescente (seconda generazione), i quali hanno migliori prestazioni. I test di ultima generazione (immunofluorescenza con lettura in microfluidica) sembrano mostrare risultati sovrapponibili ai saggi di RT-PCR.
Sono ora disponibili anche test antigenici da eseguire in laboratorio. Le caratteristiche di performance di tali test, basati su sistemi di rilevazione in chemiluminescenza, sono fondamentalmente sovrapponibili a quelle dei test antigenici cosiddetti di “terza generazione” (test in microfluidica con lettura in fluorescenza) e sembrano essere particolarmente indicati, tra l’altro, per la gestione di screening all’interno di strutture ospedaliere.
Qualora le condizioni cliniche del paziente mostrino delle discordanze con il test antigenici di ultima generazione la RT-PCR rimane comunque il gold standard per la conferma di Covid-19.
I test sierologici rilevano l’esposizione al virus, evidenziando la presenza di anticorpi contro il virus, ma non sono in grado di confermare o meno un’infezione in atto. Per questo motivo, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica non possono sostituire i test diagnostici (molecolare o antigenico).
I test sierologici sono utili per una valutazione epidemiologica della circolazione virale, per stimare la diffusione dell’infezione in una comunità.
Esistono test salivari efficaci?
Recentemente sono stati proposti sul mercato test che utilizzano la saliva come campione da analizzare. Il prelievo di saliva è più semplice e meno invasivo rispetto al tampone naso-faringeo.
Come per i tamponi, anche per i test salivari esistono
- test di tipo antigenico (che rilevano nel campione le proteine virali)
- test di tipo molecolare (che rilevano la presenza nel campione dell’RNA del virus).
I test antigenici rapidi su saliva, sulla base delle evidenze disponibili, NON sono al momento raccomandati come alternativa ai tamponi oro/nasofaringei, in quanto non raggiungono i livelli minimi accettabili di sensibilità e specificità. Inoltre, i test antigenici su matrice salivare sono al momento esclusi dall’elenco comune europeo dei test antigenici rapidi validi per ottenere la Certificazione verde COVID-19. Stanno emergendo alcune evidenze scientifiche riguardo il possibile impiego di test antigenici salivari basati su misurazione con strumenti di laboratorio, che tuttavia sono ancora in corso di valutazione per le applicazioni summenzionate.
I test salivari molecolari, secondo recenti evidenze scientifiche, hanno mostrato valori di sensibilità compresi tra il 77% e il 93%. Inoltre, alcuni studi condotti in ambito scolastico, hanno riportato un’elevata concordanza tra i risultati ottenuti con test molecolare salivare e con test molecolare su campione nasofaringeo e orofaringeo. Pertanto, i test molecolari su campione salivare, potranno essere considerati un’opzione alternativa ai tamponi oro/nasofaringei:
- in individui (sintomatici o asintomatici) fragili con scarsa capacità di collaborazione (ad esempio anziani in RSA, disabili, persone con disturbi dello spettro autistico)
oppure
- nell’ambito di attività di screening in bambini coinvolti nel Piano di Monitoraggio della circolazione di SARS-CoV-2 in ambito scolastico
- per lo screening dei contatti di caso in bambini anche se la scuola non fa parte del Piano di Monitoraggio
- in operatori sanitari e socio-sanitari nel contesto degli screening programmati in ambito lavorativo.
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