Si è spento Benigno Cuccuru, “Architetto e uomo onesto”: progettò piazza de Salvo a Varese
Noto architetto, docente al Politecnico e protagonista della vita civile varesina, a Varese ha progettato, tra l'altro, il complesso centrale del quartiere Nuova Urbanistica alle Bustecche
Si è spento, a 91 anni Benigno Cuccuru. Noto architetto e protagonista della vita civile varesina, che ha progettato piazza de Salvo e il complesso centrale del quartiere Nuova Urbanistica alle Bustecche di Varese.
Architetto e docente, ha insegnato al Politecnico di Milano, a fianco di Paolo Portoghesi, intorno agli anni ’60 e ’70. In seguito si trasferì a Velate e venne eletto consigliere comunale di Varese nelle liste del Partito Comunista Italiano.
«Ho avuto la fortuna di conoscere Benigno “Beni” Cuccuru nel PCI, fin dai suoi primi anni a Varese. Qui era stato eletto Consigliere Comunale nel 1970 e poi riconfermato nelle elezioni del 1975 – Ricorda Rocco Cordì, compagno nel Partito Comunista Italiano di Varese – Cuccuru ci ha fatto comprendere l’importanza dell’urbanistica come strumento essenziale per ridisegnare il volto delle città partendo dalle domande e dai bisogni dei cittadini. Per lui anche l’edilizia economica popolare poteva cambiare di segno. Il suo progetto di Piazza De Salvo e degli immobili di Nuova Urbanistica costruiti nel quartiere Bustecche sono lì a testimoniarlo. Mi piace ricordare anche il suo grande contributo, insieme a Renata Castelli (Sua moglie, anch’essa architetto, ndr) ed altri, nella realizzazione della mostra “La fabbrica ritrovata”. Un viaggio nella archeologia industriale della Varese che fu. Un patrimonio straordinario, o meglio quanto rimaneva di esso, da salvare e valorizzare secondo Beni. Ma quella ricerca, sostenuta con forza da Università Popolare, non ha avuto un grande seguito perchè “prima viene il mercato”».
«L’impegno culturale, sociale e l’onestà hanno distinto la vita dell’architetto “scomodo” Benigno Cuccuru – sottolinea l’architetto Angelo Del Corso – Ha lasciato la sua testimonianza sulla qualità dell’architettura non solo nei numerosi saggi ma nella realizzazione di vari complessi edilizi per l’Edilizia Popolare collaborando con ALER (di cui fu presidente) e con la Cooperativa Nuova Urbanistica. Anche Beni ci lascia un “testimone” carico di etica e di passione. Ne sento orgogliosamente il peso».
Lascia la moglie Renata e la figlia Marianna. Il funerale si terrà alle 15 del 29 dicembre presso la sala del Commiato, al cimitero di Giubiano (Varese).
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