I grandi eventi storici raccontati al cinema, al via la rassegna di Filmstudio 90

La rassegna tematica approfondisce attraverso il cinema i grandi eventi, le vicende personali e le trasformazioni storiche del recente passato. Dalla Seconda Guerra Mondiale al delitto di Piersanti Mattarella tramite lo sguardo dei registi

Filmstudio 90 cinema e storia

Appuntamento al cinema per indagare, scoprire, approfondire alcuni degli eventi salienti della storia contemporanea. L’associazione cinematografica Filmstudio 90 organizza la rassegna “Cinema e storia”. Otto appuntamenti per ripercorrere tramite film e documentari che hanno raccolto le immagini e le storie di grandi avvenimenti e della loro ricaduta sociale, economica.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Si parte dunque giovedì 27 gennaio, in occasione delle Celebrazioni della Giornata della Memoria per una proiezione in collaborazione con l’Anpi di Varese. In programma la proiezione del documentario “Notte e Nebbia” di Alain Resnais. Dieci anni dopo la chiusura dei campi di concentramento nazisti il regista torna nei luoghi dove avvenne l’orrore dell’olocausto, Auschwitz e Majdanek. Passato e presente si alternano tra riprese e fotografie in bianco e nero, realizzate dai tedeschi qualche anno prima, e filmati a colori dei campi abbandonati dove cresce l’erba e i turisti fanno le foto.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Il programma continua lunedì 31 gennaio, ore 21, al Cinema Nuovo con Due scatole dimenticate – Viaggio in Vietman  di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli (Italia 2020, 57′). La presentazione è a cura del regista Paolo Pisanelli.

Due scatole da scarpe piene di negativi fotografici 6×6, dimenticate in un vecchio armadio in soffitta per più di cinquant’anni, sono state inaspettatamente ritrovate. Nel 1964-65 i registi Lino Del Fra e Cecilia Mangini hanno vissuto per tre mesi nel Vietnam del Nord in guerra con gli USA. per effettuare i sopralluoghi per un film documentario sulla lotta di quel popolo deciso a conquistare l’unità e l’indipendenza. Quelle bombe americane colpirono anche il loro film, che non è stato più realizzato… ma Cecilia Mangini ha realizzato un grande reportage fotografico, in parte ancora inedito. Quella guerra, quella resistenza, quel popolo in armi rivive attraverso foto, scritti, ricordi e vuoti di memoria.

Lunedì 7 febbraio, ore 21, al Cineclub Filmstudio 90 (ingresso riservato ai soci) il film “Il colore della libertà” di  di Barry Alexander Brown (USA 2020, 105′). La presentazione è a cura di Katia Visconti, docente Università degli Studi dell’Insubria.

1961. Bob Zellner, un ragazzo di Montgomery, Alabama, figlio di un pastore metodista e nipote di un membro del Ku Klux Klan, deve fare una tesina sulle relazioni razziali. Assieme ad altri quattro compagni di corso partecipa a un evento che si svolge in una chiesa, frequentato da fedeli di colore e organizzato in occasione del quinto anniversario del boicottaggio del bus di Rosa Parks, arrestata per non aver ceduto il posto a un bianco. La polizia però arriva sul posto per arrestarli e i ragazzi vengono fatti scappare dal retro. Da quel momento Bob sceglie da che parte stare: contrasta apertamente i coetanei razzisti, salva una ragazza di colore da un linciaggio e si schiera in prima linea in difesa dei diritti civili.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Lunedì 21 febbraio, ore 21, al Cinema Nuovo di Varese il film “Guerra e pace” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (Italia 2020, 128′). La presentazione è a cura dei registi Massimo D’Anolfi e Martina Parenti.

Un racconto dell’ultracentenaria relazione tra cinema e guerra, dal loro primo incontro, nel lontano 1911, in occasione dell’invasione italiana in Libia, fino ai giorni nostri. Dalle sequenze filmate dai pionieri del cinema alle odierne riprese girate con gli smartphone dai cittadini del mondo, il passo appare brevissimo e la relazione tra cinema e guerra solidissima. “Guerra e pace” è una riflessione sulle immagini e prova a ricomporre i frammenti della memoria visiva dai primi del Novecento a oggi e mette in scena la moltiplicazione delle visioni che, come un costante rumore di fondo, accompagnano le nostre attuali esistenze, interrogandosi sulle conseguenze della guerra, sul senso della storia e della conservazione della memoria a beneficio delle future generazioni.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Lunedì 28 febbraio, ore 21 al Cineclub Filmstudio 90 (ingresso riservato ai soci), il film Lussu di Fabio Segatori (Italia 2021, 52′). Presentazione a cura di Enzo Laforgia, storico e assessore alla Cultura.

Eroe di guerra e pacifista, Emilio Lussu ha raccontato l’assurdo massacro della Grande Guerra nel suo libro di memorie “Un anno sull’altopiano”, tradotto in tutto il mondo. Fondatore del Partito Sardo d’Azione, eletto onorevole, fu spedito al confino, a Lipari, per aver combattuto il fascismo. Fuggito con l’amico fraterno Carlo Rosselli, fondò a Parigi la prima organizzazione antifascista, “Giustizia e Libertà”. Braccato dall’O.V.R.A., visse tra Parigi, la Svizzera, il Portogallo e Marsiglia. Rientrato in Italia dopo l’8 settembre, fu ministro nei governi Parri e De Gasperi. Ma il film è anche la storia di un grande amore: quello con Joyce Amadori, compagna di una vita, anche lei partigiana, scrittrice, attivista per i diritti delle donne e per i paesi in via di sviluppo.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Lunedì 7 marzo, ore 21, al Cinema Nuovo il film “Alla rivoluzione sulla due cavalli” di Maurizio Sciarra (Italia 2001, 98′). La proiezione sarà eccezionalmente in pellicola 35mm, come non accade da diversi anni e la presentazione è a cura di Antonio Orecchia, docente Università degli Studi dell’Insubria.

Victor è un esule portoghese che vive a Parigi sperando di tornare in Patria. È amico di Marco. Victor in passato aveva avuto una relazione con Claire, che piaceva anche all’amico. Il 24 aprile 1974 arriva la grande notizia: la Rivoluzione dei Garofani sta cambiando il corso della storia portoghese. Marco e Victor decidono di partire subito a bordo della 2 Cavalli di uno dei due. Provano a coinvolgere anche Claire che, ora sposata e con un bambino, vede nel viaggio l’occasione per sfuggire alla monotonia del quotidiano. Lungo il percorso i tre incontrano esemplari di varia umanità e hanno l’occasione di ricordare il loro passato. Giunti a Lisbona si trovano di fronte a una rivoluzione che c’è già stata e che non ha avuto bisogno di loro.
Pardo d’Oro al 54° Festival di Locarno.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Giovedì 17 marzo, ore 21, al Cineclub Filmstudio (ingresso riservato ai soci), Onde Radicali di Gianfranco Pannone, Italia 2021, 72′. La presentazione è a cura del regista.

Molta voglia di attivismo e un’attrezzatura per “fare una radio”, antenna compresa, installata in un appartamento nel quartiere Monteverde. Così nel 1976 nacque Radio Radicale, un’emittente libera, autofinanziata, autogestita, che trasmetteva, in modulazione di frequenza, prima a Roma e dintorni, poi sul territorio nazionale. Non l’unica in quella stagione di radio libere ma con un tratto molto distintivo: la mobilitazione per le battaglie libertarie e lo stretto legame col dibattito parlamentare, che cominciò a registrare e diffondere, in quanto bene pubblico, allarmando perfino Giulio Andreotti. Fu una palestra giornalistica antagonista alla tv di Stato del manuale Cencelli, il cui motto era “conoscere per deliberare” (preso da una dispensa di Luigi Einaudi) ma lo slogan più ricordato è “Dentro, ma fuori dal Palazzo”.
In collaborazione con la rassegna Varese -Re-Live.

Rassegna di Filmstudio 90 - cinema e storia

Ultimo appuntamento è per lunedì 28 marzo, ore 21, al Cinema Nuovo con Il delitto Mattarella di Aurelio Grimaldi, Italia 2020, 97′. Presentazione a cura di Giuseppe Muti, docente Università degli Studi dell’Insubria.

Il giorno dell’Epifania del 1980 il Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella viene ucciso da un killer è ucciso a Palermo, nella Via Libertà. Ad occuparsi delle prime indagini sarà il sostituto procuratore Pietro Grasso a cui farà seguito il giudice Giovanni Falcone. Secondo Irma Chiazzese, la vedova, l’assassino fu il terrorista di estrema destra Valerio Fioravanti, da lei riconosciuto. Ma gli esecutori materiali non saranno mai arrestati. Un film di impegno civile che, pur non proponendosi come documentario, si basa su fatti accaduti e non teme di chiamare in causa le persone che vi erano coinvolte, sull’esempio dei lavori di Lizzani, Rosi e Petri.

La rassegna è organizzata con il partenariato del Comune Di Varese e dell’Università degli Studi dell’Insubria. In collaborazione con il corso di laurea in Storia e storie del mondo contemporaneo Storia e storie Uninsubria. Il programma completo è disponibile sul sito www.filmstudio90.it. – Tutto il programma 

Per informazioni sul tesseramento, si può consultare la pagina www.filmstudio90.it/tesseramento/

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Pubblicato il 21 Gennaio 2022
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