Quindici nuovi tesserati all’Anpi Varese: “Portiamo avanti i valori della Resistenza”
La sezione varesina ha presentato i suoi nuovi quindici tesserati.Rragazze e ragazzi, tra i 18 e i 30 anni, che entrano a far parte dell'associazione
Un’iniezione di energia, ma soprattutto la volontà di rivendicare con forza, e ancora una volta, i valori dell’antifascismo e della Costituzione. E poi, l’intento di riscoprire le storie della Resistenza legate al territorio e riportare alla memoria quei personaggi e i fatti salienti che ne hanno fatto parte. La sezione di Varese dell’Anpi apre ai giovani e questa mattina ha presentato i suoi nuovi quindici tesserati. Ragazze e ragazzi, tra i 18 e i 30 anni, che entrano a far parte dell’associazione nazionale.
«Una giornata importante – spiega Rocco Cordì, presidente della sezione varesina -. Abbiamo aperto ai giovani che in questi anni si sono impegnati sul piano politico, culturale e sociale e che possono portare nuova energie e nuovi stimoli».
Idee e progetti ai quali potranno dar seguito già dalla giornata di oggi, quando si terrà il congresso della sezione. «È un gruppo che nei prossimi mesi si impegnerà per realizzare iniziative ed eventi, anche in vista del 25 Aprile. – continua Cordì -. Per noi è una scelta importante. Significa che su valori come quello dell’antifascismo, dalla Costituzione e su altri temi sociali c’è la possibilità di andare ben oltre le nostre tradizionali iniziative, aprirle al mondo dei giovani che diventano energia essenziale per portare avanti anche il lavoro che abbiamo fatto fino ad oggi».
Una novità per l’associazione varesina che assume ancor più significato dopo i recenti atti vandalici alla sezione del PD di Varese, dove i muri sono stati imbratti con scritte naziste: «Negli ultimi anni abbiamo visto una recrudescenza di atti gravi, anche di violenza, da parte di gruppi di neofascisti. C’è ancora una eccessiva sottovalutazione di questo fenomeno da parte degli organi preposti, non è più tollerabile che si possano commettere atti come quelli avvenuti recentemente».
Le motivazioni che hanno spinto i più giovani a tesserarsi sono diverse. Andrea Cazzolaro, 29 anni, già membro dell’Associazione Covo, racconta: «Abbiamo sempre ritenuto i valori dell’antifascismo importanti, ma ci siamo resi conto che conosciamo troppe poche storie legate alla nostra città e alla provincia di Varese. Ci impegneremo per ritrovarle. Il passaggio di testimone deve essere fondamentale ed in questo dobbiamo essere protagonisti. Solo in questo modo riportiamo ad oggi quei valori che spesso vengono enunciati ma che possono apparire retorici se non li colleghiamo a volti e storie». Inoltre, sottolinea Andrea: «In una dimensione di gruppo possiamo affrontare le difficoltà del presente. La Resistenza di oggi ha i valori del passato, ma affronta anche tematiche nuove e diverse».
Andrea Spiteri, 21 anni, continua: «Noi giovani dobbiamo metterci in prima persona a disposizione del territorio e della cittadinanza per portare le storie della Resistenza che li riguardano ad avere il valore che meritano».
La presentazione del nuovo gruppo si è tenuta in un luogo simbolico. Palazzo Estense, oltre ad essere la sede del Municipio di Varese, è infatti custode di tre targhe in ricordo di Giuseppe Claudio Macchi, comandante della 121 Brigata Garibaldi, dell’antifascista Calogero Marrone, giusto tra le nazioni, e della Battaglia di San Martino.
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