Scritte naziste sul muro della sede del PD di Varese
Le scritte sono state trovate sul muro esterno della sede di Viale Monte Rosa nella serata di mercoledì 12 gennaio
Scritte naziste sul muro della sede del Partito Democratico di Varese. Questo quanto è stato trovato nella giornata di mercoledì 12 gennaio sul muro esterno della sede di Viale Monte Rosa. I rappresentanti della sezione varesina hanno sporto denuncia alle forze dell’ordine.
«Queste sono le scritte e i simboli con cui ignoti hanno imbrattato la sede del Partito Democratico Provinciale di Varese. Non sono queste intimidazioni a frenare i nostri valori antifascisti. Questi atti vandalici, anzi, rafforzano ancor più la nostra partecipazione democratica», commenta Giovanni Corbo, segretario provinciale del Pd e sindaco di Besnate sulla sua pagina Facebook. Raggiunto al telefono aggiunge: «È uno sfregio molto grave, spiace che nel 2022 ci siano ancora retaggi culturali di questo tipo. Scritte che ci colpiscono emotivamente e ancora di più perché fatte a pochi giorni dalla morte di David Sassoli, persona che ha sempre rappresentato grandi valori di democrazia e antifascismo».
Molti sostenitori e appartenenti del Partito Democratico di Varese hanno denunciare quanto successo anche sulle loro pagine Facebook, sottolineando il disprezzo per un atto di questo tipo. «È un atto incivile e vergognoso, che si qualifica da solo – commenta Luca Carignola, segretario cittadino del Pd -. I vigliacchi che hanno imbrattato i nostri muri evidentemente pensano in questo modo di intimidirci, otterranno invece l’effetto contrario: saremo più forti e determinati che mai, perché orgogliosi di quello che siamo, anzitutto veri democratici».
«Un atto che ci lascia sgomenti – commenta il consigliere comunale di Varese Giacomo Fisco – ma ci rende ancora più orgogliose di essere dalla parte giusta della storia».
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A me pare che chi ha rievocato queste scritte voleva mettere in luce quanto il PD si sia dimostrato “nazista” (sarebbe stato più logico tracciare qualche simbolo “stalinista”) nel sostenere un Decreto Legge, quello sulle vaccinazioni obbligatorie per chi va a lavorare, fortemente ostativo per la libertà.
Certo imbrattare i muri non è atto da emulare, ci sono altre tipologie di manifestazioni lecite e non invasive che si possono fare per dare voce al proprio dissenso.