Il Comune di Luino promuove il progetto “Educativa di strada” per combattere il disagio giovanile

Ad occuparsene sarà la cooperativa "Lotta contro l'emarginazione". Educatori formati, utilizzando lo strumento della partecipazione, porteranno i ragazzi ad essere protagonisti, a sperimentare e sperimentarsi, favorendo la crescita, l’autonomia

luino

Investire su tutti i giovani e non solo pochi privilegiati, significa sviluppare il capitale sociale di un territorio che rappresenta il sistema di relazioni interpersonali fondamentali per il buon funzionamento e l’evoluzione di una società complessa; questo consente di attivare processi strutturali di sviluppo locale, significa investire in reciprocità e promuovere fiducia generalizzata che un sistema può esprimere tra i suoi membri e le sue organizzazioni”.

Questo quanto viene sottolineato all’interno del documento “Giovani Politiche Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienza”. E’ partendo da questo presupposto che l’amministrazione comunale di Luino, lavorando in rete con tutte le realtà che costituiscono la Comunità Educante, intende offrire opportunità che permettano alle giovani generazioni di esprimere le loro potenzialità per crescere cittadini consapevoli ed attivi.

«I giovani non sono un gruppo omogeneo, si differenziano per età, cultura, esperienza e genere,  ma sono tutti portatori di energia e competenze, alcuni in maniera manifesta e alcuni in forma latente» racconta Elena Brocchieri, assessora alle politiche sociali e giovanili del Comune di Luino.

Ben consapevole di questo, con il progetto “Educativa di strada”, il comune di Luino sosterrà un lavoro  pedagogico, rivolto in questo caso ad adolescenti che per abitudine si aggregano in forma spontanea e naturale per le vie della città. Ad occuparsene sarà la cooperativa “Lotta contro l’emarginazione”, già attiva sul territorio in progetti per il contrasto al gioco d’azzardo, con l’obiettivo di implementare il lavoro con i giovani per costruire un sistema articolato.

Educatori formati, utilizzando lo strumento della partecipazione, porteranno i ragazzi ad essere protagonisti, a sperimentare e sperimentarsi, favorendo la crescita, l’autonomia, l’assunzione di responsabilità e l’acquisizione di competenze, tenendo conto al tempo stesso di eventuali opinioni, desideri e necessità di altre categorie.

«Coinvolgere i giovani cittadini, assecondare i loro bisogni,  riconoscere il loro ruolo attivo, dare spazio per l’espressione delle loro competenze, significa andare nella giusta direzione di crescita e cambiamento in positivo di una comunità intera» continua ancora l’assessora Brocchieri, che ha fortemente creduto in questo progetto iniziato da qualche settimana.

«Gli adolescenti sono stati una delle categorie più colpite dalla pandemia: c’è chi ha reagito isolandosi in casa magari davanti ad uno schermo e chi al contrario agisce comportamenti aggressivi e di violenza. Il progetto “Officine Giovanili” si rivolge ad entrambe le tipologie di ragazzi offrendo occasioni di incontro, socialità e di cittadinanza attiva. Non solo telecamere che guardano dall’alto – conclude l’assessore – ma anche adulti che sappiano ascoltare i ragazzi, dal basso».

«Contiamo su tutti i cittadini e le associazioni che abbiano voglia di lavorare con gli adolescenti – aggiunge Manuele ‘Meme’ Battaggi, coordinatore del progetto – per creare una rete che supporti, accolga e collabori con le attività che i ragazzi e le ragazze del progetto proporranno».

PROGETTO:

La prima parte del progetto vedrà l’equipe ingaggiata nella costruzione della mappa delle aggregazioni giovanili informali della città. La mappatura consentirà di approfondire la conoscenza dei luoghi e di aggiornare la conoscenza delle aggregazioni giovanili informali con specifica attenzione alla fascia di età 12/16 anni. Contestualmente alla mappatura diretta dei gruppi si realizzeranno una serie di interviste strutturate con interlocutori privilegiati dei giovani sul territorio, quali: i referenti comunali, la Polizia locale, i docenti delle scuole, i referenti delle associazioni e degli oratori, gli operatori della biblioteca e i soci delle associazioni giovanili e culturali. Questo lavoro permette di effettuare una fotografia della realtà giovanile del territorio, incrociando dati di osservazione sul campo con uno sguardo e una rappresentazione del mondo adulto che a vario titolo interagisce con i ragazzi e le ragazze del territorio. A seguito del compimento della fase di mappatura, i dati raccolti verranno elaborati e condivisi con l’amministrazione, si concorderà con i referenti del Servizio Sociale comunale un programma di lavoro per l’annualità destinato ad adolescenti e preadolescenti e in rete con le realtà già attive. L’equipe sarà composta dal coordinatore Battaggi “Meme” Manuele esperto di politiche giovanili e prevenzione e Francesco Scagni e Giulia Rocca due educatori professionali ed esperti di lavoro con i giovani e interventi di strada, riduzione dei rischi e presa in carico di adolescenti e sarà coadiuvata da alcuni volontari che in periodi specifici parteciperanno alle attività del progetto.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Febbraio 2022
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