Dona un medicinale a chi ne ha bisogno: la Giornata del Banco Farmaceutico torna in 147 farmacie

Tra l'8 e il 14 si svolgerà la 22esima edizione dell'iniziativa che fa appello alla generosità per aiutare chi vive in stato di necessità sanitaria

banco farmaceutico 2022 comune varese

Da domani, 8 febbraio, e sino al prossimo 14, in 147 farmacie del Varesotto sarà possibile acquistare e donare un farmaco da banco per aiutare chi non può permetterselo. È la 22esima giornata della Raccolta del Farmaco, iniziativa promossa in tutt’Italia che ormai non dura più un solo giorno ma un’intera settimana, anche se la giornata clou, con decine di volontari impegnati, sarà sabato prossimo.

L’iniziativa varesina è stata presentata in Comune a Varese, alla presenza del Sindaco Davide Galimberti, dell’assessore ai servizi  sociali Roberto Molinari e del consigliere con delega alla sanità Guido Bonoldi. Ed è proprio quest’ultimo a rimarcare il valore di un’iniziativa che vede impegnato il mondo del volontariato per contrastare una piaga sociale spesso nascosta: la povertà sanitaria, individuata spesso dalla rete di farmacie che sono le prime sentinelle del disagio. Anche l’assessore Molinari sottolinea il valore dell’iniziativa non solo perchè mette al centro la cultura del dono ma anche perchè riguarda un bisogno spesso invisibile.

A Varese e provincia, la raccolta si svolgerà in 147 farmacie. I farmaci raccolti sosterranno 71 realtà del territorio che si prendono cura dei bisognosi. Durante l’edizione del 2021, sono state raccolte 15.263 confezioni di farmaci (pari a un valore di 125.070 euro) che hanno aiutato 5.000 persone indigenti assistite da 68 realtà benefiche; i farmaci raccolti hanno coperto il 64.9% del fabbisogno di medicinali espresso da tali realtà. 

In Lombardia, nel 2021, nelle 1.255 farmacie che hanno partecipato sono state raccolte 138.663 confezioni di farmaci, pari a un valore di 1.121.459 euro. I medicinali raccolti hanno contribuito a curare 143.636 persone aiutate da 397 realtà caritative del territorio regionale.

 L’elenco è consultabile sul sito www.bancofarmaceutico.org, sarà chiesto ai cittadini di donare uno o più medicinali da banco. I farmaci raccolti a livello italiano (nel 2021, 465.019 confezioni, pari a un valore di 3.640.286 euro) saranno consegnati a 1.800 realtà assistenziali che si prendono cura delle persone indigenti, offrendo gratuitamente cure e medicine. 

A spiegare come funziona la raccolta dei farmaci è Dina Ermolli, Delegato Fondazione Banco Farmaceutico provincia Varese: « Per rispondere meglio, abbiamo chiesto agli enti beneficiari qual è il bisogno. Così abbiamo costruito una domanda che verrà poi consegnata ai singoli farmacisti, diversa in base al territorio e alle associazioni con cui si relazionano. Una volta conclusa la raccolta, il farmacista stilerà l’elenco dei farmaci donati e quell’elenco verrà inoltrato agli enti che potranno presentarsi direttamente per ritirare il proprio fabbisogno».

L’importanza del dono è rimarcata anche da Filippo Ciantia, Responsabile Area progetti per Fondazione Banco Farmaceutico, che fornisce i numeri di un bisogno aumentato notevolmente dopo la pandemia: « Se prima del 2020 si contavano circa 450.000 persone in stato di bisogno, oggi ce ne sono almeno 600.000. La campagna del Banco Farmaceutico fa leva sulla generosità e la condivisione: chi va in farmacia ha, di solito, bisogno di stare meglio. Quindi ha ben chiaro il valore di un gesto di generosità».

Presenti anche due degli enti beneficiari: il Centro Gulliver e la Fondazione Piatti che ringraziano soprattutto per la creazione di un modello di rete di solidarietà a cui le singole realtà possono rivolgersi direttamente, trovando risposte mirate. 

Per il Sindaco Davide Galimberti quella del Banco farmaceutico è la dimostrazione dell’importanza del principio di sussidiarietà, in un’ottica di collaborazione a rete: «. La pandemia ha messo in chiaro che occorre riappropriarci del nostro sistema sanitario e della presa in carico dell’intera collettività dove esiste una povertà diffusa proprio nel settore più delicato, quello della salute».

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Pubblicato il 07 Febbraio 2022
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