Il Ponte del Sorriso porta la psicologa in pediatria al Del Ponte di Varese
La psicologa lavorerà in team con le educatrici in un'azione di presa in carico globale per individuare situazioni di fragilità
Ci sarà anche una psicologa tra le figure presenti nella pediatria dell’ospedale Del Ponte di Varese. Così come le educatrici è sempre la Fondazione Il Ponte del Sorriso a finanziare il progetto della psicologa.
«I disagi prodotti nei bambini e negli adolescenti dalla pandemia fanno sempre più sentire il loro peso – dichiara Emanuela Crivellaro, Presidente de Il Ponte del Sorriso – Rilevarli e agire di conseguenza serve a prevenire danni futuri. In linea con la nostra mission, il progetto rientra quindi nell’ottica di una presa in carico globale, che non si limita a curare la malattia clinica. Psicologa ed educatrici, infatti, lavoreranno in team, occupandosi della sfera relazionale ed emozionale dei minori che non rimane a casa, ma entra in ospedale con loro. Non viene, infatti, ricoverata una patologia, ma una persona nella sua interezza».
Verrà somministrato un questionario ai pazienti e ai genitori per individuare fragilità e situazioni a rischio: i dati che emergeranno saranno utilizzati per uno studio sugli effetti della pandemia nei giovani e le ripercussioni che ne derivano nei preadolescenti e adolescenti del territorio varesino.
«Già da diversi anni noi pediatri avvertiamo il bisogno di avere in Reparto una figura in grado di dare uno sguardo diverso e complementare ai nostri piccoli e grandi pazienti – spiega la dott.ssa Chiara Luini, prima sostenitrice del progetto – Negli ultimi due anni è aumentato progressivamente il bisogno dei pazienti stessi, soprattutto pre-adolescenti e adolescenti, di ottenere questo sguardo».
La psicologa chiamata dal Ponte del Sorriso è la dott.ssa Annalisa Banella.
«Da anni ormai si parla di incremento costante e significativo del malessere psicologico di preadolescenti e adolescenti – spiega il Prof. Massimo Agosti Direttore del Dipartimento della donna e del bambino – In questa cornice occorre intercettare precocemente le svariate forme di disagio psicologico per intervenire tempestivamente fornendo l’ascolto e il supporto per tentare di prevenire l’insorgere di vere e proprie psicopatologie».
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