Da trent’anni il Ponte del Sorriso al fianco dei bambini ricoverati in ospedale
Il 18 febbraio 1992 sei mamme si unirono per chiedere migliori condizioni di ricovero per i bambini. In tre decenni tante le attività svolte. L'ospedale Del Ponte è il motivo di orgoglio e di vanto
In occasione del 30esimo compleanno del CTBO, Comitato Tutela Bambino in Ospedale, poi confluito nella Fondazione Il Ponte del Sorriso, la Presidente Emanuela Crivellaro ripercorre le fasi della nascita e le iniziative di questi tre decenni.
Era il 18 febbraio del 1992 quando 6 mamme si ritrovarono per dare vita ad un’associazione per migliorare l’assistenza sanitaria che veniva allora offerta ai piccoli ricoverati al Del Ponte. Sei mamme che avevano avuto la stessa esperienza di ricovero del proprio figlio e che avevano constatato quanto fosse tutto inadeguato.
Erano altri tempi, la carta internazionale dei diritti dei bambini in ospedale era recente e ancora non applicata. I reparti che ospitavano i bambini non erano altro che gli stessi degli adulti, senza alcuna attenzione verso il mondo dell’infanzia e in alcuni non era neppure consentita la presenza di un genitore accanto al bambino.
Fu così che quelle sei mamme iniziarono una battaglia, anche culturale verso i bisogni dei bambini ammalati, con l’obiettivo di creare ambienti pediatrici che rendessero la degenza serena e senza traumi, sei persone che oggi sono centinaia di fantastici volontari, che ogni giorno, coordinati da educatrici, somministrano una medicina magica, la fantasia, che aiuta i bambini a guarire giocando.
Il Ponte del Sorriso, il cui nome si riferisce metaforicamente al ponte che i bambini devono attraversare verso la guarigione, un ponte colorato che unisce l’ingresso in ospedale e il ritorno a casa, di strada ne ha fatta parecchia. Ha raggiunto tanti risultati e realizzato moltissimi progetti per la salute ed il benessere di neonati, bambini e adolescenti che si ritrovano a fare i conti con la malattia.
In tutti i reparti dove è presente a Varese, Cittiglio, Tradate e Busto Arsizio sono state aperte le sale gioco ed è stata fortemente voluta e introdotta la scuola in ospedale. Il Ponte del Sorriso ha acquistato arredi, attrezzature e apparecchiature, finanziato ricerche scientifiche e ha portato tanta arte, creatività, colore e calore, trasformando un luogo solitamente asettico come l’ospedale, in uno spazio che rassicura e non spaventa, che accoglie e non respinge.
Sicuramente il progetto più importante è stato ottenere il polo materno infantile. Per fare ciò, sono state intraprese infinite lotte di sensibilizzazione politica e istituzionale, è stato sollecitato il territorio che ha prontamente risposto con grandi donazioni che hanno consentito a Il Ponte del Sorriso di pagare tutta la progettazione e di contribuire in modo concreto, con qualche milione di euro, alla sua evoluzione.
Oggi l’Ospedale Del Ponte è uno dei pochissimi ospedali pediatrici in Italia ed è motivo di orgoglio per Il Ponte del Sorriso aver promosso e sostenuto un tale progetto.
Un bambino in ospedale non è un piccolo adulto, ma prima di tutto un bambino. È su questa filosofia che si sono concentrati 30 anni di sorrisi donati e ricevuti.
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