Alla scuola Carducci di Varese un progetto per riconoscere le emozioni
I genitori propongono agli studenti di 3^, 4^ e 5^ un progetto con esperti per riconoscere le emozioni, il corpo e possibili situazioni di rischio
Se un manuale di istruzioni per la vita non esiste, i genitori della scuola primaria Carducci propongono agli studenti un percorso speciale che li aiuti a costruirne uno con l’aiuto di esperti capaci di guidarli nel riconoscere le emozioni, il corpo e possibili situazioni di rischio. “Esistono dei suggerimenti, dei confronti, degli esempi e degli spunti per poter avere un’idea di cosa possa essere giusto o sbagliato, di cosa possa diventare un valore o un disvalore”, spiegano.
È in quest’ambito che si pone il progetto per le classi terza, quarte e quinta della Carducci, affidato ad esperti professionisti che guideranno i bambini in percorsi diversi a seconda dell’età.
I bambini di terza lavoreranno sul conoscere le proprie emozioni e il rapporto con gli altri.
I bambini di quarta e quinta impareranno a conoscere sé stessi, il proprio corpo, le proprie emozioni, gli elementi per poter riconoscere possibili situazioni di rischio, i rapporti con gli altri.
L’auspicio è che gli alunni, attraverso questo progetto, possano scoprire quanti più elementi possibili per costruire il proprio manuale per la vita.
“Vi è mai capitato di tornare a casa dal centro commerciale con il nuovo mobiletto che deve essere montato e…mancano le istruzioni nella confezione! “E adesso chi si fa?” – si chiedono i genitori sul blog della scuola in cui presentano l’iniziativa – È una sensazione simile allo smarrimento che tutti noi prima o poi abbiamo provato di fronte alle situazioni nuove, alle circostanze inedite che, man mano che cresciamo, ci troviamo a sperimentare e spesso non abbiamo idea di cosa fare, cosa dire, quali decisioni prendere”.
“Chissà come sarebbe andata se in quelle occasioni avessi potuto consultare le istruzioni! Ma un manuale d’uso della vita purtroppo non esiste – ricordano – O meglio, ciascuno lo costruisce giorno per giorno, esperienza dopo esperienza e sarà necessariamente unico per ciascuno, perché ciascuno di noi è unico”.
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