Il Camper della polizia a Varese presenta alle donne #questononèamore
Nella mattinata dell'8 marzo un’equipe di operatori specializzati nel contrasto alla violenza di genere in piazza del Podestà per fornire informazioni
In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle donne, la Questura di Varese con il camper della Polizia di Stato ha fatto sosta dalle 10 in piazza del Podestà, per sostenere la campagna di sensibilizzazione #questononèamore.
Nel corso della mattina un’equipe di operatori specializzati nel contrasto alla violenza di genere resta a disposizione per fornire informazioni utili a coloro che si recano nel centro cittadino, rivolgendosi in particolare all’utenza femminile.
Insieme a dépliant informativi promossi dalla direzione centrale anticrimine, con suggerimenti e numeri utili da contattare in caso di necessità, anche un po’ di dolcezza: cioccolatini color mimosa per le donne che si fermano per informarsi.
«Oggi è una giornata importante, soprattutto come simbolo della lotta alla violenza sulle donne – ha dichiarato il questore Michele Morelli, che ha portato il suo saluto in piazza Podestà – Anche in questo momento di difficoltà la Polizia di Stato c’è e vuole esserci».
«Siamo qui per ribadire il messaggio che noi ci siamo, che siamo pronti ad ascoltare quello che succede o quello di cui vi accorgete – ha aggiunto Angela De Santis, primo dirigente della Polizia di Stato – Per questo rinnoviamo l’invito ad ogni donna che possa ritenersi vittima di violenza o a coloro che possano fornire elementi utili ad intercettare possibili casi di abusi sulle donne, è quello di rivolgersi alle forze dell’ordine contattando il 112 o recandosi direttamente presso i presidi presenti sul territorio».
Ma il camper serve anche per raccogliere direttamente, con la presenza in piazza, richieste di consigli o segnalazioni: «Ogni volta che facciamo queste iniziative raccogliamo segnalazioni, anche importanti. E se non succede direttamente, molte volte ci capita di ricevere al comando persone che hanno preso i nostri volantini e si sono decisi a cercare una soluzione al loro dramma da noi», conclude De Santis.
All’appello hanno risposto anche i Ragazzi Speciali del progetto Pappaluga, inseriti nel Centro formazione professionale e inserimento lavorativo, che con entusiasmo hanno aderito all’iniziativa e prestato il loro aiuto il loro supporto distribuendo in maniera efficiente il materiale divulgativo: con il cappellino della polizia calcato in testa hanno consegnato alle passanti i consigli utili della Polizia.
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