“Che fine hanno fatto i defibrillatori donati a Samarate la scorsa estate?”

Inaugurati la scorsa estate, ancora non sono stati installati in città, lamenta uno dei promotori del progetto. Puricelli: "Problemi con la paesaggistica, installazione in settimana"

defibrillatori samarate agosto 2021 - progetto cuore in forma

Era fine agosto 2021 quando le imprese, grazie al progetto “Cuore in forma” promosso dall’azienda Italian Medical System, avevano donato sette defibrillatori al Comune di Samarate, ma a sette mesi dall’inaugurazione non sono ancora stati installati.

A sollevare il problema è stato Carlo Coscia Vanoni, con un post sulla “Bacheca civica di Samarate” (il popoloso gruppo Facebook samaratese) ieri, mercoledì 23 marzo: «Ma dopo l’inspiegabile corsa per questa inaugurazione, quando verranno finalmente installati nelle piazze, cioè nei luoghi in cui devono essere giustamente posizionati? Sono passati sette mesi da questo giorno e quasi due anni da quando le aziende li hanno pagati. Tenerli al chiuso, scollegati e in posti inaccessibili è decisamente inutile».

Vanoni, amministratore di una delle aziende samaratesi, spiega che nel 2020, dopo essere guarito dal Covid-19, ha aderito al progetto: «Come altre aziende anche la mia ha contribuito pagando al Comune i defibrillatori; lo ho voluto fare per un gesto di beneficenza, non certo per un tornaconto personale o pubblicitario. Ho speso dei soldi per il Comune e non ne capisco la logica: i defibrillatori salvano la vita alle persone, ma non tenendoli chiusi in magazzino».

Tornando alla famigerata inaugurazione agostana, ha criticato la fretta dell’amministrazione e la comunicazione con le aziende: «Ad agosto, quando l’azienda era chiusa, era arrivata a tutte le aziende una mail generica che avvisava dell’inaugurazione fissata per l’ultimo fine settimana del mese. Non ci hanno chiamato per assicurarsi che avessimo ricevuto la mail; le aziende che sono andate all’inaugurazione hanno ricevuto la targa e chi non è riuscito ancora la attende».

Da qui la domanda cui non trova risposta: «Che senso ha avuto quell’inaugurazione frettolosa se, dopo due anni dal pagamento, i defibrillatori sono ancor nei magazzini di Villa Montevecchio?». Il defibrillatore sovvenzionato dall’azienda di Coscia Vanoni dovrebbe essere installato in Piazza Italia, che è stata oggetto di un cantiere di riqualificazione proprio la scorsa estate e inaugurata a metà settembre: «La piazza è stata inaugurata quando i defibrillatori erano già arrivati: risistemi la piazza e non li installi? C’è qualcosa che non va».

“Problemi con la paesaggistica”

Vanoni era stato anticipato di qualche giorno da un altro post inerente all’inaugurazione da parte della consigliera d’opposizione Rossella Iorio (Progetto democratico): «Che bella giornata: un anno fa le aziende samaratesi si univano per il bene della città». E, poi, rivolgendosi al sindaco: «Ma poi i defibrillatori sono stati installati in città?».

Enrico Puricelli, primo cittadino di Samarate, ha risposto che i rallentamenti sono dovuti «ai problemi con la paesaggistica», assicurando che in settimana saranno posizionati i plinti e «con soddisfazione saranno installati».

La donazione dei defibrillatori

“Cuore in forma” è nato nel 2020: l’operazione, a costo zero per il Comune, è stata finanziata da trentasette attività del territorio tra  aziende, artigiani e negozianti che si sono offerti di coprire le spese in cambio del riconoscimento del gesto con l’applicazione del proprio logo sul totem che ospita il defibrillatore.

La convenzione, stipulata nel 2020, dura tre anni; a questo punto Coscia Vanoni si chiede che senso abbia rinnovare la convenzione se, «dopo due anni che ho pagato, il defibrillatore è ancora in magazzino».

defibrillatori samarate - agosto 2021
Il momento dell’inaugurazione di agosto 2021

I defibrillatori dovevano essere posizionati in cinque diverse zone tra capoluogo e frazioni: piazza Mantegazza a San Macario, piazza Volta a Verghera e piazza Italia a Samarate; poi in piazza mercato (ovvero piazzale 11 Settembre New York 2001), in Villa Montevecchio e nelle palestre.

All’inaugurazione era stato anticipato che l’installazione non sarebbe stata immediata: bisognava prima portare a termine alcune pratiche tecnico-burocratiche legate alla paesaggistica; il sindaco aveva dato come termine ultimo fine ottobre, quando, secondo il loro cronoprogramma, sarebbe stato possibile installarli. A ciò andavano aggiunti i corsi di formazione, uno step fondamentale per rendere gli strumenti davvero alla portata di tutti.

 

Nicole Erbetti
nicole.erbetti@gmail.com

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Pubblicato il 24 Marzo 2022
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