Non si fermano gli aiuti dalla comunità italiana all’Afghanistan
Il presidente dell'associazione Culturale Afghana spiega: "Abbiamo partecipato a una serie di eventi riuscendo ad aiutare più di 30 famiglie disperate dopo la presa del potere dei talebani"

Non si fermano gli aiuti che dall’Italia raggiungono l’Afghanistan. A confermarlo è Ilaha Mezaary, presidente dell’Associazione Culturale Afghana.
«Durante questi mesi – spiega Mezaary -, ho avuto la fortuna di partecipare a una serie di eventi organizzati da numerose associazioni e comunità di Varese e provincia. Ho avuto modo di contribuire dando una testimonianza sulla realtà afghana del passato e del presente. Tali associazioni ci hanno poi offerto delle somme da inviare subito alla popolazione afghana che durante lo scorso inverno, sempre più che mai, ha avuto bisogno di un aiuto internazionale quando questo era stato negato per le sanzioni statunitensi ai talebani. Abbiamo immediatamente inviato i soldi in Afghanistan soccorrendo, nel complesso, più di 30 famiglie disperate dopo la presa del potere dei talebani e la rispettiva perdita di lavoro».
«Il popolo italiano – prosegue il presidente dell’Associazione Culturale Afghana -, ci ha come sempre dimostrato di essere generoso e accogliente e di questo ne siamo infinitamente grati. Vorrei perciò, ringraziare singolarmente tutti gli enti e singoli soggetti che ne hanno preso parte, tra i quali menziono gli enti pubblici: Federazione Anziani Pensionati (Fap Acli), la Comunità Pastorale Parrocchia dei Santi Ambrogio e Martino, L’Acli provinciale di Varese, il PD Laveno Mombello, ACLI Venegono Superiore, ANPI Busto Arsizio, Associazione Amici del Quadrifoglio, ANPI Giovanna Castiglioni».
«L’associazione A.C.A. – conclude Mezaary – ha in programma l’organizzazione di un’altra cena afghana subito dopo la fine del mese di Ramadan, forse questa volta a Busto Arsizio, dove verranno serviti piatti tipici della tradizione afghana e i fondi saranno indirizzati ai più bisognosi in Afghanistan. Noi ci auguriamo un’altra calda partecipazione da parte dei cittadini italiani e speriamo che la questione afghana non sia andata a finire del dimenticatoio».
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