Varese si raccoglie in un minuto di silenzio in ricordo di Giovanni Falcone

A trent'anni dalla strage di Capaci, piazza Cacciatori delle Alpi ha ospitato un momento di raccoglimento e condivisione per cittadini e autorità

Generica 2020

In occasione del trentesimo anniversario della strage di Capaci – in cui Giovanni Falcone perse la vita insieme ai componenti della sua scorta – il Comune di Varese ha organizzato un momento celebrativo in Piazza Cacciatori delle Alpi, dove alle 17:57 in punto, dopo alcuni interventi da parte delle varie istituzioni della città, si è osservato un minuto di silenzio.

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Un minuto di silenzio a Varese in ricordo di Giovanni Falcone 4 di 9

«Silenzio e riflessione. Siamo qui per considerare che sono passati trent’anni dal tragico evento di Capaci – ha affermato il Prefetto di Varese, Salvatore Rosario Pasquariello -. Siamo grati a Falcone e a Borsellino non solo per quello che hanno fatto nella propria vita, ma anche perché con la loro morte hanno dato vita ad una rivoluzione culturale nel nostro Paese, di cui oggi beneficiamo. Ciò che la mafia non aveva previsto era che le istituzioni reagissero in modo così forte. La mafia non poteva pensare che la società civile nel suo complesso potesse riemergere, riconsiderando i valori della lotta contro la criminalità organizzato. Siamo grati a questi due magistrati per il loro esempio e la loro vita piena di rinunce. Per questo. Bisogna utilizzare l’educazione civica nelle scuole, affinché si parli ogni anno di queste stragi e della svolta culturale, civile e morale nel nostro Paese».

Falcone

«Oggi è la dimostrazione di come, a mio giudizio, il Paese deve affrontare il tema della legalità – ha poi proseguito il sindaco di Varese, Davide Galimberti – mettendo a frutto l’insegnamento dato da Giovanni Falcone attraverso una conoscenza diffusa dei principi della legalità. Attraverso dei piccoli, semplici, atteggiamenti che ciascuno di noi può fare suoi e mi sembra che a Varese la vostra presenza sia un’evidenza del fatto che questo messaggio arrivi in maniera chiara».

Tra i tanti interventi, tra i quali quelli del Presidente del Tribunale di Varese Cesare Tacconi, il Sostituto Procuratore della Procura di Varese Lorenzo Dalla Palma, il questore di Varese Michele Morelli ed Elisabetta Brusa, presidente dell’Ordine degli avvocati del foro di Varese, anche la dottoressa Daniela Borgonovo: «Nella strage di Capaci sono morti Magistrati e poliziotti che facevano il loro dovere. Perché credevano nel valore della giustizia e della legalità. L’eredità di Giovanni Falcone è un insegnamento. Dobbiamo impegnarci per portare a compimento il nostro pezzettino di dovere e responsabilità per coltivare una società diversa e migliore».

Per concludere il momento di raccoglimento, l’Associazione Centro Storico Italiano ha deciso di dedicare gli ultimi attimi dell’evento alla lettura dei primi tre articoli della Costituzione Italiana, affidati al consigliere comunale con delega alle Politiche Giovanili, Matteo Capriolo: «È importante far vedere che anche i giovani varesini sono vicini alle tematiche di legalità».

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francescamarutti3@gmail.com
Pubblicato il 23 Maggio 2022
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