Dentro al cantiere del palaghiaccio di Varese dove l’obiettivo è il 28 agosto
Secondo il cronoprogramma, in quella data dovrebbero prendere il via le attività nella rinnovatissimo PalAlbani. Siamo andati a curiosare a che punto sono i lavori
L’obiettivo è stampato in testa a tutti coloro che, quotidianamente, mettono piede nell’area di via Albani: il giorno chiave è quello di domenica 28 agosto, quando cioè il cronoprogramma prevede l’avvio delle attività del rinnovatissimo palaghiaccio di Varese.
In quella data di fine agosto non ci sarà una inaugurazione propriamente detta, la quale arriverà in un momento successivo, ma da quel momento dovrà essere possibile iniziare a svolgere attività sportive nell’impianto che per tanti anni è stato il più frequentato di Varese e forse della provincia, grazie alla sua doppia anima ghiaccio-acqua. In particolare sono proprio le discipline del ghiaccio quelle a cui si vuole dare subito la possibilità di utilizzare la pista, un po’ perché non ci sono alternative cittadine, un po’ perché quelli sono i tempi di avvio della preparazione atletica sia a livello senior sia giovanile.
Quando entriamo nell’arena principale camminiamo già sulla “pista” alla quale manca solo lo spesso strato di ghiaccio su cui correranno i pattini. Al di sotto è tutto pronto, tant’è vero che verso fine mese dovrebbe essere effettuato il collaudo definitivo. Guardando all’insù la volta lignea è completamente rinnovata, e del resto quello della copertura è stato a lungo un problema assai annoso di questa struttura (ricordate la figuraccia delle infiltrazioni di pioggia durante le partite del Mondiale di hockey inline 2009?). Per completare questa parte d’opera mancano solo le lampade, uno dei prodotti attualmente difficili da reperire per via della situazione internazionale, ma c’è ottimismo perché arrivino in tempo.
Intanto i lavori procedono anche negli spogliatoi: quello dell’artistico al di sotto della Curva Nord, quelli dell’hockey e del noleggio pattini al di sotto della tribuna. Curva e tribuna che sono quelle di sempre e che attendono a loro volta un intervento migliorativo (torneranno i gradoni giallo-neri in Nord?) già avviato invece sulle balconate che ospitano bar, salone e uffici.
Proprio da questa zona si passa all’area piscine, sfiorando lo spazio che sarà destinato a una palestra pesi. Scendendo al piano terra spicca il rivestimento azzurro delle due vasche che prestissimo saranno oggetto a loro volta di collaudo. Ancora da installare – ma in quel caso i tempi sono rapidi – i campi da padel sul tetto dell’edificio dove intanto sono state approntate le predisposizioni. Anche sul retro della struttura non ci si ferma: in quell’area già di pertinenza dell’impianto troveranno posto il parcheggio dei pullman delle squadre e gli stalli per le auto con numerose colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Insomma, l’impressione è che manchi davvero poco per vedere rifiorire il caro, vecchio PalAlbani vestito di nuovo. Un’opera che la città, la provincia e addirittura un territorio ancora più vasto (le piste del ghiaccio sono rare, spesso piene e altrettanto spesso vetuste come ci ha ricordato il peregrinare dei Mastini negli ultimi due anni…) aspettano da anni.
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