Il più vecchio depuratore della provincia pronto per la sua riqualificazione: cominciati i lavori al Pravaccio di Varese
Mentre una prima tranche di lavori è già in corso nell'impianto di via Friuli a Varese, scadranno a luglio i termini di partecipazione per il lavoro più importante, da oltre 8 milioni di euro
Saranno circa 11 milioni di euro quelli investiti da Alfa srl per completare i lavori di riqualifica del più vecchio depuratore della provincia.
Dopo un primo stralcio da 2,5 milioni di euro, destinato ad interventi di manutenzione straordinaria e già in esecuzione, è stata infatti aperta una gara d’appalto da 8,3 milioni di euro per la parte più consistente della progettazione e delle opere destinate a cambiare totalmente volto al “Pravaccio“, l’impianto di depurazione operativo dagli anni ’80 che ha sede ai margini dell’Olona in comune di Varese.
«Il Pravaccio necessita di radicali interventi d’ammodernamento, anche perché progettato e realizzato diversi decenni orsono – dice il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli – I lavori ci impegneranno parecchio, per circa due anni: ma quando il revamping è cosi radicale, non possiamo operare ad impianto fermo. Procederemo infatti sezione per sezione, tenendo presente il fatto che dobbiamo rimanere all’interno di precisi standard qualitativi dell’acqua. Si tratta di un sistema delicatissimo, e i tecnici saranno chiamati a sfide importanti». L’inizio dei lavori ora a gara è previsto per il primo trimestre dell’anno prossimo, cosi da arrivare a conclusione entro il 2025.
UN LAVORO IMPORTANTE, ANCHE PER EVITARE LE SANZIONI DELL’UNIONE EUROPEA
I lavori sono necessari per rendere più efficiente e moderno il ciclo dell’acqua pulita, la cui importanza è drammaticamente resa evidente dalle cronache di questi giorni: «Il primo lotto da 2 milioni e mezzo l’abbiamo portato avanti utilizzando un accordo quadro – spiega Dario Sechi, responsabile dell’Area Tecnica di Alfa – Per quanto riguarda gli altri 8 milioni e mezzo circa abbiamo bandito una gara: le offerte vanno presentate entro la prima metà di luglio, con l’obiettivo di arrivare al collaudo dell’opera nel corso del 2025».
Un obiettivo che ha soprattutto lo scopo di allontanare il pericolo delle multe per le infrazioni europee: «Quello del revamping del depuratore del Pravaccio è un tassello importante del percorso che Alfa ha perseguito per il superamento delle infrazioni comunitarie – ha infatti aggiunto Sechi – Al 31 dicembre 2021 già sette commesse erano state chiuse, altre due sono state chiuse entro il 31 maggio, e ora ci sono le sfide piu importanti, come questa. Ma entro il 2025 contiamo di chiudere tutte le 11 commesse mancanti».
Non è solo il Pravaccio infatti a essere sotto il mirino della UE: «Noi abbiamo ereditato qualche decina di infrazioni, non solo sulla depurazione ma anche sulla parte fognatura – sottolinea Paolo Mazzucchelli – Per questo Alfa ha programmato investimenti per 60 milioni di euro, che saranno investiti entro il 31 dicembre 2025, perché questa è la deadline che l’Unione Europea ha dato all’Italia e alla Provincia di Varese per risolvere queste infrazioni. Se Alfa non dovesse riuscire a risolverle in tempo, peserebbero sulla collettività in sanzioni da milioni di euro ogni mese. Ecco perché noi abbiamo già chiuso la prima tranche e siamo certi di arrivare a chiudere tutto entro quel termine: sono queste le nostre principali priorità in questo momento».
GALIMBERTI: “UNA GRANDE OPERA PER IL RISPETTO DELL’AMBIENTE”
Entrato in funzione a metà degli anni Ottanta, l’impianto serve gran parte della città capoluogo e dei comuni di Induno Olona e Malnate, per un totale di circa 75.000 abitanti. «La riqualificazione del depuratore del Pravaccio rientra tra le grandi opere in corso di realizzazione nella città di Varese – commenta Davide Galimberti – Grazie alla collaborazione importante di Alfa, nell’arco di pochi anni avremo un depuratore completamente rinnovato a vantaggio dell’ambiente e della sostenibilità e questo è un bel risultato per il territorio, in una zona sensibile dal punto di vista ambientale perchè siamo lungo il corso dell’Olona. Si tratta di un intervento atteso da decenni, e siamo molto contenti perchè va nella direzione in cui la città e il nostro paese sta andando: l’attenzione e il rispetto verso l’ambiente».
«Questo è un intervento molto meno visibile di tanti altri come le Stazioni e largo Flaiano, ma avrà un impatto enorme sul ciclo dell’acqua e sulla sua sostenibilità – ha sottolineato inoltre il presidente del consiglio Comunale Alberto Coen Porisini – Questo importante intervento infatti assicurerà nel tempo la compatibilità ambientale della presenza dell’uomo in questo territorio»
UN’OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE, ANCHE VARESINE
Infine, un tale investimento non può che avere una ricaduta sull’economia varesina, soprattutto per chi parteciperà al bando: «I lavori che stiamo per affidare sono anche un’opportunità per le imprese – ha sottolineato il vicesindaco Ivana Perusin – Speriamo che molte di queste somme ricadano in primo luogo su aziende della nostra provincia».
Per quanti fossero interessati a partecipare alla gara d’appalto, tutte le informazioni sono disponibili al link:
https://acquisti.gruppocap.it/esop/toolkit/opportunity/current/7689/detail.si
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