Traffico illecito di valuta al confine Italia-Svizzera, sequestrati oltre un milione e 700 mila euro
Nei due valichi della Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso la Guardia di Finanza ha intercettato 34 violazioni dell’obbligo di dichiarazione somme pari o superiori a 10.000 euro
I funzionari dell’agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli e i militari del Gruppo di Ponte Chiasso della Guardia di Finanza hanno intercettato nelle ultime settimane 1.734.342 euro. Nei due valichi della Sezione Operativa Territoriale di Ponte Chiasso sono state accertate 34 violazioni dell’obbligo di dichiarazione di somme pari o superiori a 10.000 euro, a carico di soggetti che ne trasportavano oltre 20.000.
Per 28 delle violazioni, con un totale di 758.997,62 euro rinvenuti, i trasgressori sono stati ammessi al beneficio dell’oblazione immediata, con il pagamento di un importo pari al 15% calcolato sull’eccedenza, complessivamente pari a 73.349,51 euro.
In 6 casi, in mancanza delle condizioni per consentire ai trasgressori di accedere al beneficio dell’oblazione, o perché se ne erano già avvalsi o perché l’eccedenza superava il limite di 40.000 euro, si è proceduto, a sequestrare il 50% dell’eccedenza – per un totale di 346.670 euro – somma trattenuta a garanzia del pagamento delle sanzioni amministrative determinabili dal Ministero dell’Economia e delle Finanze in una misura che può andare dal 30% al 50% dell’eccedenza stessa.
Al valico di Brogeda Autostradale, è stata sequestrata una cartella ipotecaria al portatore, detenuta da una imprenditrice svizzera che stava entrando in Italia, emessa per un importo pari a 200.000 franchi svizzeri, pari al controvalore di 196.078,43 euro, da considerare denaro contante e trattenuta per intero in quanto titolo indivisibile, in attesa della definizione della sanzione.
Infine, presso il valico di Oria Valsolda, è stata accertata la violazione dell’obbligo di dichiarazione valutaria a carico di una guida turistica di nazionalità tailandese che trasportava 32.440 euro e 3.600 franchi svizzeri, per un controvalore di 3.495,15 euro, con conseguente irrogazione della sanzione di 3.890,27 euro.
I trasgressori sono prevalentemente di nazionalità italiana, svizzera e dei Paesi dell’Europa orientale, mentre tra i tagli delle banconote, gli euro prevalgono su franchi svizzeri e dollari americani, con qualche esemplare di valute correnti nei Paesi fuori dalla zona euro, quali Repubblica Ceca, Polonia e Romania.
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