“Martinella del Broletto”, il grande abbraccio di Varese a chi ha gestito la campagna vaccinale

Tutte le realtà impegnate all'hub della Schiranna sono state insignite della massima onorificenza cittadina. La cerimonia in riva al lago. Commozione nel ricordo del dottor Roberto Stella

La consegna della Martinella del Broletto 2022

Sulle tribune che tra poche ore ribolliranno di passione per il canottaggio, ha preso posto questa mattina – sabato 23 luglio – la Varese che ha speso tempo, fatica, sudore e ore di sonno per garantire a tutti la possibilità di difendersi dal Covid-19. Il Comune di Varese ha scelto il suo lago per consegnare la “Martinella del Broletto”, la massima onorificenza cittadina che la Giunta ha deciso di assegnare a tutte quelle realtà che hanno contribuito a creare e gestire l’hub vaccinale della Schiranna, rimasto per lunghi mesi in azione proprio a due passi dal lido.

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«Lo scorso anno ad aprile c’erano, come oggi, in previsione le gare internazionali di canottaggio e a pochi metri da qui davamo vita alla campagna vaccinale tra timori e incertezze. A distanza di un anno e mezzo possiamo dire che quello sforzo è stato premiato e che all’hub – intitolato a Giuseppe Zamberletti –  è stato svolto un lavoro straordinario in cui ognuno ha fatto il suo dovere» ha detto il sindaco, Davide Galimberti, nel discorso che ha introdotto le premiazioni.

In via eccezionale quindi, la Martinella non è andata a un solo soggetto ma è stata condivisa tra numerosissime realtà tanto che l’oggetto fisico – che è unico – sarà custodito in Comune. «Ma prego ogni associazione (a ciascuna è andata una pergamena ndr) di estendere il ringraziamento di tutta la cittadinanza a ogni singolo socio, volontario, componente che si è speso per questa causa» ha proseguito Galimberti.

E così, al momento della consegna delle premiazioni, sul palco galleggiante sono transitate divise militari e camici medici, crocerossine e ragazzi in maglietta rosa, pettorine gialle e penne nere. L’espressione della Varese che ha messo a disposizione il suo tempo e le sue competenze per lottare contro la pandemia. «Non ho vissuto qui quei momenti, ma la mia esperienza è stata analoga in quel di Sondrio – ha ricordato il Prefetto, Salvatore Pasquariello – Ed è bello vedere come, accanto al senso del dovere, tutte le persone chiamate a gestire l’emergenza hanno messo in campo anche una grande passione per quello che stavano facendo. Le occasioni di difficoltà e di criticità aumentano il nostro senso di responsabilità».

Il momento di maggiore commozione è arrivato durante l’intervento della dottoressa Giovanna Beretta, presidente provinciale dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri. Beretta ha ricordato il collega e predecessore Roberto Stella, primo medico italiano caduto in servizio a causa del Covid-19: al momento di pronunciare il suo nome, tutto il pubblico ha tributato un applauso. E a ricordare come la gestione italiana dell’emergenza sia stata apprezzata ci ha pensato il generale Fabio Polli, comandante della caserma “Ugo Mara” di Solbiate Arno che ospita il Nato Rapid Deployable Corps Italy. «Nel nostro comando convivono persone provenienti da 19 nazioni che vivono per la maggior parte sul territorio provinciale: i nostri ospiti internazionali sono rimasti stupefatti dalla capacità che ha avuto l’Italia, e in particolare il Varesotto, nell’organizzarsi in quei momenti difficili. Siamo bravi, dobbiamo capirlo anche noi e ricordarcelo più spesso».

La serie di interventi è stata chiusa da Lorenzo Carabelli in rappresentanza dei Gruppi Alpini e da due giovanissime volontarie della Croce Rossa Italiana, Lulù e Sofia, 17 e 16 anni, che hanno scelto di intraprendere questa strada proprio in tempo di pandemia. Simboli quasi inconsapevoli di un periodo che è stato durissimo, nel quale però cittadine e cittadini di ogni età, di ogni estrazione professionale, di ogni genere hanno dato il massimo per mettere in sicurezza la popolazione e garantire la ripresa. Simboleggiata, a Varese, da quelle imbarcazioni strette e filanti, arrivate da tutto il mondo alla Schiranna per una competizione sportiva giovanile che rappresenta un vero ritorno alla normalità.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Luglio 2022
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